Domani, alla presenza dei vertici dell‘Oie (l’Organizzazione mondiale della sanità animale) e dei rappresentanti delle istituzioni (ci sarà anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio), nella sede dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia (Izs), a Palermo, verrà presentato il nuovo ufficio per la cooperazione internazionale mediterranea: “Stor: Scientific & Technical Office Remesa”.
Palermo diventerà sede operativa nel campo della sorveglianza epidemiologica e della lotta alle malattie transfrontaliere. Remesa (Réseau Méditeranéen de Santé Animal) è uno strumento di collaborazione nel campo della sanità animale tra 15 Paesi mediterranei, 6 dei quali nordafricani (Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Mauritania, Egitto), 2 del Medio Oriente (Libano, Giordania), 7 del’Europa meridionale (Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Malta, Cipro).
Remesa è guidato da un Comitato permanente congiunto (Cpc) costituito dai capi dei servizi veterinari dei Paesi aderenti, da un rappresentante Oie e Fao, nonché dai rappresentanti delle Organizzazioni internazionali territoriali: Unione europea e Unione maghrebina africana. La sua unità di coordinamento è a Tunisi. La mission di Remesa consiste nel fare in modo che i Paesi aderenti lavorino insieme per una diagnostica precoce, una sorveglianza epidemiologica e la lotta alle malattie transfrontaliere. Nel corso della giornata (il programma si sviluppa dalle 11 alle 17) si ratificherà, in presenza, l’accordo internazionale fra i partner istituzionali coinvolti. Interverranno, tra gli altri, anche l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, il direttore generale Oie Monique Eloit, il direttore di Dgsaf del Ministero della salute Pierdavide Lecchini.