La Cgil torna in piazza in Sicilia per il diritto alla salute e contro politiche della sanità che “danno fiato alle trombe delle clientele e del malaffare”, mentre “il sistema di fatto resta paralizzato, in preda a inefficienze e carenze”. Sit-in stamani, alle 9.30, davanti l’assessorato regionale della Salute, in piazza Ottavio Ziino, a Palermo.
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Mannino: “Paradossale che la responsabilità sia sempre di qualcun altro”
La Cgil, insieme a Funzione pubblica e a Spi, contesta al governo regionale “gli enormi ritardi sugli strumenti di programmazione, con il piano sanitario che non vede la luce e altrettanto il piano della rete ospedaliera”. Non va meglio per quanto riguarda la gestione, con le Aziende sanitarie provinciali di Palermo, la più grande della Sicilia, e di Trapani, investita recentemente dallo scandalo degli esami istologici in ritardo, ancora senza vertice.
“Quello che è paradossale – dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino – è osservare che tutti concordano sul dato che il sistema è allo sbando, come dimostrano i continui scandali, ma la responsabilità è sempre di qualcun altro. Noi riteniamo, invece, che le responsabilità siano di chi può cambiare le cose ma non lo fa per equilibri di interessi che non sono quelli della collettività, ma che oggi prevalgono anche sul buon senso”.
Nella lista dei ritardi ci sono anche le strutture previste dal Pnrr, case di salute e ospedali di comunità. Secondo una rilevazione nazionale Cgil di fine marzo, su 155 case della comunità previste, risultano conclusi solo i lavori di una struttura, 103 sono in corso, 37 non sono nemmeno iniziati. Dei 43 ospedali di comunità previsti, oggi non è attivo nessuno e per 30 di questi ii lavori sono in corso. Tra le altre criticità rilevate dal sindacato quella del personale sanitario che “continua a essere insufficiente in assenza di un piano di assunzioni e di stabilizzazioni” e delle “lunghe liste d’attesa”.

