Home » Sanità in Sicilia, Federconsumatori: “Liste d’attesa infinite, serve un cambio di rotta”

Sanità in Sicilia, Federconsumatori: “Liste d’attesa infinite, serve un cambio di rotta”

Sanità in Sicilia, Federconsumatori: “Liste d’attesa infinite, serve un cambio di rotta”
Alfio La Rosa, presidente Federconsumatori Sicilia

A raccontare lo stato dell’arte e le proposte per invertire la rotta è Alfio La Rosa, presidente di Federconsumatori Sicilia, che da anni denuncia criticità e carenze del sistema.

Le liste d’attesa per visite ed esami diagnostici restano uno dei problemi più gravi e irrisolti della sanità siciliana. Una questione che non nasce oggi, ma che la pandemia da Covid-19 ha aggravato in maniera drammatica, rallentando l’accesso alle cure e lasciando senza risposte migliaia di cittadini. A raccontare lo stato dell’arte e le proposte per invertire la rotta al QdS.it è Alfio La Rosa, presidente di Federconsumatori Sicilia, che da anni denuncia criticità e carenze del sistema.

L’associazione, attraverso monitoraggi e campagne nazionali come “Stop liste d’attesa”, ha acceso i riflettori su un fenomeno che rischia di compromettere il diritto alla salute. Tra tagli, riassetti ospedalieri controversi e un Cup spesso inefficiente, il quadro che emerge è quello di una sanità pubblica sotto pressione, in cui i cittadini pagano le conseguenze più dure.

L’eredità della pandemia

La Rosa spiega che il problema delle liste d’attesa in Sicilia è antico, ma con il Covid si è trasformato in una vera emergenza. “La questione delle liste d’attesa ha radici vecchissime, poi la situazione si è aggravata drammaticamente con la pandemia: con gli ambulatori chiusi e tutti i medici, giustamente, concentrati su quanto stava accadendo, i tempi di attesa sono cresciuti a dismisura”.

Il monitoraggio di Federconsumatori

Già nel 2023 Federconsumatori Sicilia ha avviato un monitoraggio sulle liste d’attesa nell’isola, che si è poi ampliato a livello nazionale con la campagna Stop liste d’attesa.

“Purtroppo ben poco è cambiato: per molte visite ed esami diagnostici ci sono liste lunghissime – ha spiegato La Rosa -, persino su esami salvavita”.

I tagli alla sanità aggravano la crisi

I continui tagli alla sanità – sia a livello regionale che nazionale – peggiorano ulteriormente una situazione già critica. A questo si aggiunge il progetto di riassetto della rete ospedaliera siciliana. “Tutto questo non aiuta a risolvere il problema delle liste d’attesa. Anzi, lo peggiora – ammette La Rosa – Sul riassetto della rete, in particolare, i dubbi sembra averli persino il Ministero della Salute”.

Ospedali a rischio: i casi Bronte e Ragusa

Tra le criticità più gravi, La Rosa cita la situazione dell’ospedale di Bronte, che rischia una “quasi-chiusura”, e i tagli ai posti letto in provincia di Ragusa, dove si passerà da 885 a 863.

“Di sicuro non possiamo tacere di fronte a nuove chiusure di ospedali – spiega il presidente di Federconsumatori Sicilia -, o ‘quasi-chiusure’ come nel caso di Bronte, né di fronte a ulteriori tagli dei posti letto”.

Le proposte: rafforzare, non tagliare

Federconsumatori Sicilia avanza una serie di soluzioni concrete. “Si dovrebbero rafforzare e non penalizzare gli ospedali esistenti, concentrare ulteriori risorse sullo smaltimento delle liste d’attesa, riformare i Cup e, almeno temporaneamente, bloccare il meccanismo dell’intra moenia che, con liste d’attesa che superano i 12 mesi, risulta assolutamente inaccettabile”.