La programmazione dei fondi del Pnnr prevede il rafforzamento della rete provinciale: focus su tre ospedali, dodici case di comunità e quattro centrali operative dislocate sul territorio
SIRACUSA – La programmazione regionale dei fondi del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) destinati al settore sanitario e socio-sanitario prevede per la provincia di Siracusa un potenziamento della rete ospedaliera.
Sono infatti previsti tre ospedali di comunità, al presidio ospedaliero di Lentini, al “Trigona” di Noto e al “Rizza” di Siracusa; dodici case di comunità, ad Augusta, Avola, Floridia, Francofonte, Lentini, Melilli, Noto, Pachino, Palazzolo, Rosolini e due a Siracusa; quattro centrali operative territoriali dislocate al Muscatello di Augusta, al Pta (Presidio territoriale di assistenza) di Lentini, al “Trigona” di Noto e all’ex Onp (Ospedale neuro psichiatrico) di Siracusa.
Gli ospedali di comunità sono delle strutture polivalenti che racchiudono funzioni dell’assistenza primaria, garantendo la continuità assistenziale, anche specialistica, e le attività di prevenzione. Le case di comunità sono delle strutture residenziali in grado di erogare assistenza sanitaria di breve durata.
“Questa mappatura è stata delineata per il territorio di Siracusa secondo il criterio del rapporto della popolazione articolata nei singoli distretti e dei requisiti organizzativi strutturali”, ha dichiarato la deputata regionale di Fratelli d’Italia, Rossana Cannata, che ha preso parte all’audizione svoltasi in commissione Sanità sulla programmazione regionale dei fondi del Pnrr destinati al settore sanitario.
“Nel corso dell’audizione, – prosegue Rossana Cannata – l’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza, ha esposto il piano di potenziamento della rete dell’assistenza socio-sanitaria in Sicilia secondo le proposte tecniche delle nove direzioni Asp, delineate in conformità alle linee guida nazionali e in fase istruttoria presso l’Agenas”.
“L’ampliamento dell’offerta sanitaria, tramite la creazione di nuove strutture e interventi, quali il rafforzamento dell’assistenza domiciliare e lo sviluppo della telemedicina, secondo le articolazioni della missione 6 del piano nazionale di ripresa e resilienza – conclude Rossana Cannata – verrà analizzata in commissione Sanità con altre audizioni e la convocazione dei direttori generali e delle parti a vario titolo coinvolte nel raggiungimento di importanti obiettivi e traguardi nel processo di tutela della salute”.
In merito ai fondi destinati dal Pnrr per la sanità siciliana, che ammonterebbero a 800 milioni di euro, è intervenuto il segretario generale della Cgil di Siracusa, Roberto Alosi.
“Il diritto alla salute pubblica passa dalle strutture ma anche dagli uomini che ne governano l’organizzazione e i processi – dichiara Alosi -. Spesso, il legame tra politica e sanità rimane opaco e la forza di questa tessitura sommersa interferisce pesantemente nella gestione delle sorti della sanità pubblica”.
“In ballo 800 milioni di euro, distribuiti in sette misure di investimento, in grado di rivoluzionare l’intera rete dell’attuale sistema sanitario regionale e provinciale – prosegue il sindacalista – . Gestire le sorti future della Sanità pubblica attraverso l’enorme quantità di risorse messe a disposizione dal Pnrr rischia di sollecitare appetiti, furbizie e fedeltà politiche in grado di neutralizzare la straordinaria opportunità tesa invece a rafforzare il sistema immunitario sociale dei territori”.
“La programmazione di questo auspicato riassetto – conclude Alosi – deve essere condiviso dalla comunità locale e dalle parti sociali. È impensabile che per tale irripetibile occasione non siano coinvolti i sindaci, le organizzazioni sindacali, il Terzo settore e le rappresentanze istituzionali e civili del territorio”.