Ieri la prima serata di Sanremo 2022. Il primo cantante a esibirsi è stato Achille Lauro, che già l’anno scorso aveva fatto discutere e aveva acceso gli animi soprattutto dei cattolici. Anche quest’anno l’ala conservatrice non accetta la sua arte. Metteo Salvini, il vescovo di Ventimiglia e tanti altri si sono detti inorriditi e il Codacons presenta un esposto per blasfemia e vilipendio della religione.
“Il rispetto per gli altri dovrebbe essere il primo dovere del servizio pubblico”. Lo afferma all’Adnkronos il presidente del Codacons Carlo Rienzi annunciando che l’associazione presenterà un esposto alla Procura della Repubblica di Imperia per blasfemia e vilipendio della religione, in riferimento all’esibizione di Achille Lauro nel corso della prima puntata del festival di Sanremo. “Credo che i tantissimi cattolici interpretati dal vescovo di Ventimiglia offesi da gesti inutili e speculativi abbiano diritto a dare un segnale -tuona Rienzi- a chi consente certi comportamenti solo per squallidi fini di audience e di vendita di spazi pubblicitari”. Il riferimento è alla performance dell’artista romano che, sul finale del brano ‘Domenica’, ha inscenato un ‘auto battesimo’.
“Raccogliendo le proteste del mondo cattolico e del vescovo di Sanremo, mons. Antonio Suetta, abbiamo deciso di sottoporre quanto accaduto ieri all’Ariston all’attenzione della magistratura, affinché verifichi se l’esibizione di Achille Lauro possa configurare una offesa al sentimento cattolico e ai simboli della cristianità – spiega il Codacons- Invieremo inoltre il video della performance di ieri a Papa Francesco, perché esprima una ferma condanna nei confronti della Rai”.
Lauro lo si ama o lo si odia. La sua arte “estrema” comporta sempre qualche dibattito successivo, tipico di chi sfida le resistenze culturali.
Quest’anno ha inscenato il suo battesimo, versandosi dell’acqua in testa da un’acquasantiera. Niente più piume e tacchi a spillo, ma lui senza trucco, a torso nudo. “Mi sono interrogato sul senso del mio essere, del mio essere di passaggio, del mio essere umano. Il palco è lo stesso di sempre. Io, invece, no“, così ha scritto su Instagram.
Prima aveva detto che il “suo” Festival sarebbe stato dedicato alla mamma Cristina: “Oggi 61 anni fa nasceva mia madre. Oggi 61 anni dopo le regalo l’apertura del Festival di Sanremo. Ancora oggi guardo questa donna nello stesso modo. Le madri sono esseri divini, ci danno la vita ogni giorno. Oggi, in un nuovo inizio, vi omaggio del mio battesimo. Che dio ci protegga. Hallelujah”. E già allora l’esibizione si preannunciava provocatoria.