La terza serata del Festival di Sanremo è stata dedicata al secondo ascolto delle venticinque canzoni in gara.
Dopo la prima classifica ottenuta con i voti della Sala Stampa, è stata la volta del pubblico da casa indicare la propria preferenza. E il confronto tra le classifiche fa capire quanto vi siano divergenze di vedute, ma su alcuni brani un’assoluta e indiscussa certezza.
Lo spettacolo è stato arricchito da Cesare Cremonini e da Roberto Saviano. A fianco del direttore artistico e conduttore Amadeus, la co – conduttrice Drusilla Foer.
Non potevamo esimerci da mettere i voti dopo aver riascoltato le canzoni e aver iniziato a canticchiare alcuni ritornelli. Ammettiamo che inevitabilmente su alcune abbiamo cambiato idea. Assaporare le canzoni più volte fa questo effetto. Via alle pagelle. Come sempre, nulla di personale.
Finalmente una co-conduttrice che ha incarnato totalmente questo ruolo in questa edizione del Festival di Sanremo. Ironica, spontanea, leggera e immensamente intelligente. Appena arriva sul palco, Drusilla mette in chiaro qual è il suo ruolo e mette al suo posto Amadeus chiamandolo “coso”. Ogni suo momento ha colore, ritmo e sa intrattenere. Il Teatro Ariston è tutto di Drusilla. Standing ovation. Voto 9
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A Giusy Ferreri il compito di aprire la gara. Se la canzone diventa più riconoscibile, allo stesso tempo non ha il dono di attraversare chi la ascolta, rimanendo anonima. Lo stesso può dirsi per la performance, anche se rivedere il vuvuzela sul palco mette sempre curiosità e allegria. Voto 4,5
Per la loro prima volta insieme, i due artisti hanno portato sul palco dell’Ariston una canzone davvero bella per testo ed arrangiamento. Al secondo ascolto, l’interpretazione e la magia dell’unione delle loro voci aumentano. Voto 6,5
Confermiamo che per il ritorno al Festival di Sanremo, Fabrizio Moro ha scelto una canzone bellissima che ha una profondità e un’intensità senza eguali. È vero che ci si ritrova a pensare che Moro ha quell’incredibile capacità di rimanere sempre uguale a se stesso, ma per noi è una qualità, non un difetto. Voto 8
La canzone è molto radiofonica e anche ballabile. L’entusiasmo della platea in teatro lo comprendiamo, ma a parte il ritmo, “Perfetta così” non ha molto altro facendo affidamento sulla ripetizione di una parola per portare a casa il risultato. Niente podio per Aka7even. Voto 2
Al secondo ascolto, Massimo Ranieri si riscatta ed emoziona con un’interpretazione e una vocalità inimitabile. Il palco dell’Ariston non ha segreti per lui e le imperfezioni della prima performance sono dimenticate. Voto 7,5
È la colonna sonora perfetta per decidere di prendere un volo di sola andata e andare ad aprire un chiringuito. Energia, ottimismo e vitalità in una canzone tutta da ballare con la testa senza pensieri e la voglia davvero di fregarsene. Voto 7
Performance magistrale e canzone che attraversa già dalla prima strofa. Una scelta controcorrente per Irama che scegliendo di rischiare, ha fatto la cosa migliore per questo Festival. Voto 8,5
Non è una questione di chimica, ma solo di bravura, complicità e divertimento se le due artiste sin dalla prima esibizione sanno coinvolgere, sconvolgere e venir voglia di divertirsi. Sarà onnipresente nelle prossime settimane e menomale. Voto 7,5
Applausi meritatissimi per Michele Bravi. La sua canzone è un inno al non aspettarsi niente e all’imparare la felicità. Buona interpretazione così come la presenza scenica. Voto 8
Orecchiabile e travolgente si palesa essere la canzone di Rkomi. Siamo certi che saprà dire la sua nelle classifiche di vendite e streaming, ma non nel podio del Festival. Voto 5
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Straordinari, incredibili, meravigliosi. Sintonia di voci e di anime perfetta. Canzone che anche al secondo ascolto emoziona da subito. E c’è presenza scenica, capacità comunicativa e grande interpretazione. È da podio. Voto 9,5
Confermiamo quanto scritto per la prima esibizione. Morandi si mette in gioco con una canzone vivace e con un bel messaggio di ottimismo e vitalità. Non si risparmia sul palco e dà il massimo come ha fatto in tutta la sua carriera. Voto 8
Nulla da fare! Performance pessima, anche se la canzone è orecchiabile e al secondo ascolto si fa canticchiare. Manca tutto il resto. Forse non era ancora tempo per Tananai al Festival. Voto 2
Pura magia. Se Elisa è tornata al Festival dopo ventuno anni è perchè aveva una bellissima canzone da regalare con interpretazione profonda. Per noi è da podio. Voto 9,5.
È la più ballata, cantata e protagonista di meme e reel del Festival. Performance trascinante in cui non manca neppure la coreografia per TikTok. Convincono ed entusiasmano. Voto 8
Le intenzioni saranno pure buonissime, ma anche al secondo ascolto non convince. Non basta il vibrato e la canzone dichiarazione d’amore. Nulla contro l’artista dalla longeva carriera, ma per noi resta insufficiente. Voto 4
Nulla di nuovo sopra il cielo di Achille Lauro. La canzone è un remake del meglio di tutte le altre hit dell’artista. Il ritornello è accattivante e siamo certi resterà a lungo nelle nostre giornate, ma il podio è una chimera. Il coro gospel è fantastico. Voto 3
Una prima volta che forse è stata molto anticipata per il giovane artista diventato virale su TikTok. In questa seconda esibizione, Romano ha più padronanza del palco. È più rilassato e si nota. Il grande problema è la canzone. Peccato. Voto 3
Se è vero che Ana Mena si è sciolta e cerca le attenzioni del pubblico, è una certezza che la canzone non brilla per testo e arrangiamento. Eppure Ana Mena ha una bella voce e una buona presenza scenica. La penalizza il brano. Voto 2,5
Farfalle è il riassunto delle hit precedenti. Sangiovanni non ha più paura e si lascia andare. Fa bene alla voce e anche alla presenza sul palco. Un brano che già si canticchia. Si paventa l’effetto Malibù. Nulla di nuovo: è questo il guaio. Voto 5
Canzone potente dal significato sempre attuale. Una buona padronanza del palco che fa dimenticare piccole imperfezioni vocali in certi passaggi. Forza comunicativa immediata, suo grande pregio. Voto 6
Nella seconda volta sul palco dell’Ariston, la performance di Yuman non dà maggior valore alla canzone che per concetti e musicalità è una delle più belle tra le venticinque in gara. Deludente. Voto 6
Nulla da fare per Le Vibrazioni. Canzone debole, scarsa comunicazione. È come se ci fosse un dislivello tra le intenzioni del leader e il contenuto del brano. Voto 3
Oltre l’una di notte, arriva Giovanni Truppi e porta il suo modo unico di raccontare l’amore. In canottiera nera e una chitarra in mano, poesia e realtà si mescolano ad una melodia quasi sussurrata. Incanto, ancora una volta. Voto 8,5
È Noemi a cantare per ultima. Non sa dire ti amo, ma noi sappiamo dirle brava. Cattura l’attenzione, sa recitare il brano e conquista pubblico e curiosità. Voto 8
CHI GUIDA LA CLASSIFICA GENERALE GENERATA DA DEMOSCOPICA MILLE E TELEVOTO
La classifica generale dopo la terza puntata del Festival di Sanremo 2022 vede Mahmood e Blanco scavalcare Elisa. Sorpresa Gianni Morandi sul podio. La classifica è l’effetto della somma di televoto, giuria demoscopica e voto della sala stampa.