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Festival di Sanremo, tutti i 25 cantanti sul palco per la terza serata

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Festival di Sanremo, tutti i 25 cantanti sul palco per la terza serata

Valerio Barghini  |
giovedì 03 Febbraio 2022

Stasera terzo appuntamento sul palco dell’Ariston con tutti i 25 artisti giudicati questa volta dal televoto e da una giuria demoscopica.

La vera notizia all’esito della seconda giornata di Festival è l’accordo unanime di medici e professori che non se la sono presa affatto per lo sketch di Checco Zalone, nei panni dell’improbabile virologo dottor Oronzo Carrisi da Cellino San Marco.

Tutti, da Bassetti a Galli, fino a Lopalco (che ha detto esserci rimasto male solo perché Luca, questo il vero nome di battesimo di Checco, non lo ha chiamato a duettare sul palco dell’Ariston) si sono dichiarati divertiti e nient’affatto offesi.

“Zalone ha fatto delle cose che definire divertentissime è poco – ha detto il professor Galli -. Immagino che ieri abbia voluto raccogliere un sentimento generale degli italiani che non ne possono più della pandemia”. A fargli eco, Matteo Bassetti: “Speriamo che la canzone di Zalone sia di auspicio alla fine della pandemia. Per quanto mi riguarda, nessun problema a tornare a fare il mio lavoro: sarò felice lo stesso”. In effetti, per dirla tutta, il numero finale del comico pugliese (che, tra l’altro, ha toccato le punte massime di share della serata, quasi il 61 per cento) ha rappresentato una sorta di riscatto, essendo partito con un piede non proprio giusto. Non tanto per le tematiche trattate quanto perché andare a “toccare”, in maniera forse un po’ irriverente, “Mimì” Mia Martini, parodiando Almeno tu nell’universo e proprio sul palco dell’Ariston, può avere “disturbato” più di qualche spettatore.

Gli ascolti della seconda serata

Di solito la seconda serata porta con sé un fisiologico calo di ascolti. Non questa volta. L’“Ama ter” ha superato di nuovo se stesso e, tra le 21.29 e le 00.50, è stata incollata al video una media di 11.320.000 spettatori con il 55,8 per cento di share, sorpassando di ben dieci punti percentuali la seconda serata dell’anno scorso. Per ritrovare questi dati, bisogna tornare indietro di oltre vent’anni quando sul palco dell’Ariston c’era l’indimenticata Raffaella Carrà (che verrà omaggiata durante una delle due prossime serate) e a vincere, ironia della sorte, con Luce (Tramonti a Nord Est), quella stessa Elisa che ad oggi guida la classifica generale e che i bookmaker quotano tra i favoriti per il gradino più alto del podio. Per il più alto share di sola seconda serata, invece, bisogna risalire addirittura al 1995 (conduttore Pippo Baudo affiancato da Claudia Koll e Anna Falchi, primo posto, Giorgia con Come saprei), “quando – ha detto Stefano Coletta, Direttore di Raiuno – la tv era un altro universo”. IL PROGRAMMA DELLA TERZA SERATA. COSA CI ASPETTA STASERA. CONTINUA LA LETTURA

Il programma della terza serata

Stasera terzo appuntamento sul palco dell’Ariston con tutti i 25 artisti giudicati questa volta dal televoto e da una giuria demoscopica. Ad affiancare un più che soddisfatto Amadeus e a sancire lo sdoganamento della conduzione en travesti, Drusilla Foer. Che durante la consueta conferenza stampa di mezzogiorno si è detta “molto contenta di essere in questo luogo magico e colmo di affettività. E dove c’è affetto io mi diverto molto. Mi fa sorridere il fatto che io avrei dovuto essere la figura più scandalosa del Festival. Ma qui, mi pare, di essere la donnina più normale”, destando le risate compiaciute dei colleghi della sala stampa. Chiudendo con un “e poi quando mi ricapiterà più di indossare otto abiti da sera nel corso della stessa serata!”.

Superospite musicale della terza serata, Cesare Cremonini mentre in collegamento dalla nave con Fabio Rovazzi e Orietta Berti i Coma_Cose (positivi al Covid) saranno sostituiti da Gaia. Gli altri superospiti, Roberto Saviano (che, come è noto, tratterà il tema della mafia), Anna Valle (che parlerà di Lea-Un nuovo giorno, nuova fiction targata Rai) e la carabiniera Martina Migliapoco, nominata a soli 26 anni, lo scorso novembre, Cavaliere del Lavoro dal Presidente Mattarella per essersi distinta nell’eroico gesto di dissuadere una madre a Perarolo, in Veneto, a gettarsi nel vuoto da un ponte tibetano. Perché in fondo Sanremo non è sinonimo solo di musica.

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