Il direttore artistico di Sanremo 2023, Amadeus, risponde alle critiche mosse da Matteo Salvini: "Attacca il Festival da 4 anni".
Scoppia la polemica a Sanremo 2023 per le parole del segretario della Lega, Matteo Salvini, particolarmente critico sull’impostazione del Festival e sui temi toccati in occasione della prima serata.
In particolare, Salvini si è scagliato contro il monologo di Roberto Benigni sulla Costituzione italiana recitato davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Sanremo 2023, Salvini: “Non mi piacciono contenuti extra festival”
“Non penso che la Costituzione abbia bisogno di essere difesa dal palco di Sanremo, che è la storia di Morandi e Ruggeri, di Luigi Tenco. Riempire il festival di contenuti extra festival, dalle guerre ad altro, non mi piace. Se c’è qualche causa che va difesa a Sanremo, significa che siamo un Paese indietro”.
Sanremo 2023, Salvini su Egonu: “Non parli di Italia razzista”
Parole critiche anche sulla presenza della pallavolista Paola Egonu: “Non venga a fare una tirata al Festival sull’Italia Paese razzista, perché gli italiani possono avere tanti difetti ma non sono razzisti. È un popolo che accoglie, che allunga la mano a tutti. Mi auguro che gli italiani, che hanno già molti problemi, non si sentano colpevolizzati da chi usa la tv pubblica per fare la morale a qualcuno”.
Sulla presenza di Sergio Mattarella a Sanremo, secondo Salvini “ha diritto di svagarsi anche il Presidente della Repubblica”.
Sanremo 2023, Amadeus: “Salvini attacca Festival da 4 anni”
Immediata la risposta di Amadeus nel corso della conferenza stampa mattutina. “Sono 4 anni che Salvini attacca il festival. Ma basta non guardarlo. Ho sentito che ha detto che guarderà un film, quindi è tutto ok”. “C’è la libertà”, ha poi sottolineato Amadeus parlando della presenza di Paola Egonu all’Ariston.