Prenderanno il via il 30 gennaio e si concluderanno il 12 febbraio 2026 le celebrazioni in onore di Sant’Agata, patrona di Catania e dell’Arcidiocesi. Un programma ampio, scandito da momenti liturgici, processioni storiche e appuntamenti che coinvolgeranno autorità civili, religiose insieme ai fedeli.
Sant’Agata 2026, la festa a Catania: le fasi di preparazione
Il triduo di preparazione
Dal 30 gennaio al 1° febbraio si svolgerà il triduo solenne in Cattedrale, con Messe mattutine e pomeridiane presiedute da vescovi provenienti da diverse diocesi italiane. Le celebrazioni saranno dedicate anche alle Forze Armate, alle associazioni impegnate nel sostegno alle donne operate al seno e alle vittime di violenza.
La festa della Presentazione del Signore
Il 2 febbraio, giornata dedicata alla vita consacrata, è previsto il rito della benedizione delle candele nella Chiesa della Badia di Sant’Agata, seguito dalla processione verso la Cattedrale e dalla Messa con il rinnovo degli impegni dei consacrati.
L’offerta della cera
Il 3 febbraio, come da tradizione, si terrà la processione dell’offerta della cera dalla Chiesa di Sant’Agata alla Fornace fino alla Cattedrale. Parteciperanno autorità civili, religiose, militari e accademiche, oltre ai Cerei e alle storiche berline del Senato. La cerimonia si concluderà con il solenne Te Deum.
Il 4 febbraio: Messa dell’Aurora e la lunga processione
Alle 4.30 del mattino del 4 febbraio i fedeli entreranno in Cattedrale per la recita del Rosario, seguita dall’esposizione delle reliquie e dalla Messa dell’Aurora. La processione con il busto reliquiario della Santa partirà alle 7 da Porta Uzeda e attraverserà le tradizionali tappe cittadine, con omaggi e riflessioni spirituali lungo il percorso. In serata il corteo raggiungerà Sant’Agata la Vetere per i primi Vespri, per poi rientrare in piazza Duomo.
Il 5 febbraio, solennità di Sant’Agata 2026
La giornata della patrona sarà scandita dalle Messe in Cattedrale e dal solenne Pontificale presieduto dal cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei Vescovi. Nel pomeriggio riprenderà la processione lungo via Etnea, piazza Cavour, via Caronda e poi verso la via Crociferi, fino al rientro in Cattedrale per la benedizione finale dell’Arcivescovo.
Le celebrazioni successive
Il 6 e 7 febbraio proseguiranno in Cattedrale le Messe all’altare di Sant’Agata. Dal 9 all’11 febbraio è prevista l’ostensione straordinaria delle reliquie e la visita al sacello riservata agli studenti, con aperture mattutine e pomeridiane.
La chiusura del 12 febbraio
L’ultima giornata prevede un intenso calendario di Messe e la venerazione delle reliquie nella cappella di Sant’Agata. Nel pomeriggio si terrà la Messa per gli ammalati e i disabili, mentre la celebrazione conclusiva sarà presieduta dal Patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia. A seguire, l’ultima processione delle reliquie in piazza Duomo, cui prenderanno parte le autorità cittadine.
Renna: “Iscrivetevi alle associazioni agatine, non bastano i complimenti”
Intervendo durante la conferenza stampa di presentazione del programma di Sant’Agata 2026, l’arcivescovo Luigi Renna ha fatto un appello perché ci siano nuovi ingressi alle associazioni agatine. “Chi vuole si iscriva – ha dichiarato l’arcivescovo – sapendo che non ho commissariato per distruggere, ma per migliorare. Molti mi hanno stretto la mano, si sono complimentati per la scelta che ho fatto. Io li ringrazio, ma che potrò fare di questi complementi se uomini e donne di buona volontà non si iscrivono alle associazioni agatine e non contribuiscono a rinnovarle dal di dentro?”
Renna ha chiesto un’azione concreta da parte dei fedeli di Sant’Agata e lasciato di nuovo intendere alcuni tenori della vecchia organizzazione. “Non potrò accettare dei complimenti se non ci si mette in prima persona. Non stiamo a guardare dal balcone, come diceva Papa Francesco. Mi dispiace che qualcuno si sia lamentato, forse gli andava bene la precarietà di chi partecipa tre giorni e poi sparisce per un anno e poi ha la pretesa di indicare dei nomi”.
Alla conferenza stampa ha partecipato il sindaco di Catania Enrico Trantino, ricordando “la straordinaria forza attrattiva della Santa” e comunicato la consegna della Canderola D’Oro al 2 dicembre.
“La consegna della Candelora d’Oro sarà spostata a giorno due febbraio, perché giorno uno al Teatro Bellini si terrà un importante spettacolo, il concerto dell’Arma dei Carabinieri. Il biglietto sarà a pagamento e il ricavato sarà devoluto alla ricostruzione della biblioteca della Pestalozzi a Librino”.
Tutto il programma delle festività agatine 2026 è stato presentato dal parroco della chiesa cattedrale Barbaro Scionti.
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