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VIDEO | Sara Campanella, la cerimonia della laurea alla memoria all’università di Messina

Una cerimonia toccante fatta di sospiri, occhi lucidi e pianti soffocati. L’Aula Magna dell’Università di Messina gremita tra autorità, politici, amici e studenti per ricordare Sara Campanella, la 21enne originaria di Misilmeri uccisa brutalmente a Messina lo scorso 31 marzo da Stefano Argentino.

A lei l’università ha deciso di conferire la laurea ad honorem in Tecniche di laboratorio biomedico con il voto di 110 e lode. Un atto simbolico per onorare la memoria di Sara, accoltellata a morte appena uscita proprio dal Policlinico, dove seguendo le lezioni del suo corso di specializzazione triennale.

Le parole della mamma: “Sara Vive”

“Sara vive”, ha continuato a ripetere la mamma Cettina prima e dopo la consegna della pergamena e la cerimonia di laurea. L’Ateneo, su volontà della rettrice Giovanna Spatari, ha accompagnato il conferimento con iniziative didattiche e culturali per promuovere una cultura del rispetto della donna.

Ieri, al Cinema Apollo, la proiezione del cortometraggio “Fili invisibili”, che mette in collegamento la vicenda di Sara con quella di Graziella Recupero. Dal silenzio che circonda le vittime alla lentezza di risposte pubbliche da parte del legislatore. Un “filo invisibile” che unisce Sara a Graziella e a Lorena Quaranta, altra giovane studentessa dell’Unime uccisa durante il Covid dall’uomo che allora diceva di amarla.

A Sara e Loredana sarà intitolato il cortile interno di UniMe

A Sara e Lorena, come confermato dalla rettrice, sarà intitolato il cortile interno dell’Università di Messina nel corso di una cerimonia che si terrà il prossimo novembre. La vicenda di Sara ha mobilitato in particolare le giovani generazioni: studenti e studentesse hanno partecipato a veglie e incontri.

In una cronaca che chiede rigore, la laurea alla memoria unisce memoria e impegno civile, quello manifestato nei confronti di tutta la famiglia Campanella nei giorni subito seguenti l’accaduto. Non è un rimedio al dolore, ma un monito: il femminicidio di Sara è la manifestazione di una ferita sociale che richiede interventi strutturali. L’università, chiamata a educare, assume il ruolo pubblico di testimoniare che il sapere si misura anche sul contrasto alla violenza di genere.

Cerimonia di laurea per Sara Campanella oggi all’università di Messina. Come annunciato la giovane studentessa uccisa a coltellate lo scorso 31 marzo scorso da Stefano Argentino – che poi si è tolto la vita in carcere il 6 agosto scorso – riceve la laurea alla memoria, o meglio Honoris causa e post mortem.