La salma di Sara Campanella, uccisa lo scorso 31 marzo a Messina, è tornata nella sua Misilmeri. Il corpo della vittima di femminicidio è stata restituita ai familiari dopo l’autopsia che è stata fatta all’obitorio del Policlinico Universitario “Gaetano Martino” di Messina.
L’autopsia
L’esame autoptico, condotto dal medico legale Elvira Ventura Spagnolo, ha stabilito che la giovane è stata colpita da cinque coltellate, tra collo e schiena. Era presente anche il dottor Antonino Bondì, consulente della famiglia di Sara Campanella.
I funerali
La famiglia chiede silenzio e riservatezza durante la veglia che precederà l’allestimento della camera ardente e i funerali che sono in programma il prossimo lunedì 7 aprile a Misilmeri, alle 10,30, nella chiesa di San Giovanni Battista. Funerali che saranno celebrati dall’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice. Lutto cittadino in tutta l’area metropolitana di Palermo e anche a Messina.
La famiglia chiede di rispettare il silenzio
“Confidiamo nella sensibilità di tutti e chiediamo rispetto. Rispetto del dolore della famiglia di Sara – ha detto l’avvocata Cettina La Torre, che assiste la famiglia della studentessa, assieme al collega palermitano Salvatore Marino – La mamma di Sara è distrutta e chiede solo che venga fatta giustizia. Chiede una sentenza giusta. Anche se continua a ripetersi: Perché? Lei non sapeva nulla di questa situazione. Non aveva idea.
Nessuno dei familiari sapeva niente. Sara voleva risolvere tutto da sola e con i suoi modi gentili. Voleva solo essere lasciata in pace. Non ha mai dato adito a speranze e voleva solo che lui la smettesse di pedinarla. E su questo era stata chiara. Purtroppo, però, ha sottovalutato la pericolosità di questo individuo e non si aspettava che potesse succedere quello che poi è accaduto”.

