Respinta la richiesta del legale del giovane originario di Noto, nel siracusano
A differenza di quanto emerso nelle scorse ore, non ci sarà alcuna perizia psichiatrica su Stefano Argentino, in carcere da ormai due mesi con l’accusa di aver ucciso Sara Campanella, la giovane di Misilmeri aggredita a Messina, nei pressi dell’Università da lei frequentata.
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Il gip infatti, ha respinto la richiesta del legale di Argentino, ragazzo di Noto che è imputato per la morte della giovane Sara, avvenuta lo scorso 31 marzo dopo la brutale aggressione che, secondo le indagini, sarebbe avvenuta a causa di una mancata relazione tra i due.
Il caso Sara Campanella, una tragedia che ha scosso la comunità
Il delitto risale a qualche mese fa, quando la giovane Sara Campanella, collega di università di Stefano Argentino, è stata uccisa in strada, a Messina.
Argentino è stato fermato poche ore dopo dai carabinieri, mentre si trovava con i genitori a Noto. La madre ha riferito agli inquirenti di aver scoperto solo in seguito l’atroce verità. Nei giorni successivi all’arresto, la famiglia di Stefano ha cercato di far pervenire una lettera di scuse ai genitori di Sara, tramite l’avvocato Cultrera. Tuttavia, i Campanella hanno deciso di non leggerla, in segno di dolore e distanza nei confronti dell’autore del brutale gesto.