Sassaiola allo stadio contro le forze dell'ordine: 7 arresti ad Agrigento

Sassaiola allo stadio contro le forze dell’ordine: 7 arresti ad Agrigento

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Sassaiola allo stadio contro le forze dell’ordine: 7 arresti ad Agrigento

Irene Milisenda  |
giovedì 01 Settembre 2022

Negli scontri un commissario capo e  un assistente capo sono rimasti feriti, fortunatamente se la sono cavati con pochi giorni di prognosi.

Un’aggressione in piena regola. Scene di violenza che ha visto coinvolti circa venti ultras per i quali sono scattati i provvedimenti. Sette sono finiti in manette.

Il caso si è registrato ad Agrigento al termine dell’incontro di Coppa Italia tra Akragas e Pro-Favara, lo scorso 28 agosto. Un gruppetto formato da 20 ultras di Agrigento ha aggredito il presidio delle forze dell’ordine, dapprima intonando cori minacciosi e oltraggiosi, e poi lanciando contro gli operatori bottiglie di vetro e pietre. Negli scontri un commissario capo e  un assistente capo sono rimasti feriti, fortunatamente se la sono cavati con pochi giorni di prognosi.

L’attività di indagine, condotta dalla Digos, dalla sezione Volanti, dalla Divisone Anticrimine e dalla Polizia Scientifica della Questura di Agrigento, ha permesso tempestivamente di arrestare sette soggetti, tra i 18 e i 30 anni, tutti residenti ad Agrigento, di denunciare altri tre ultras dell’Akragas, e al termine dell’attività di indagine, il Questore Rosa Maria Iraci, ha emesso otto Daspo con divieto su tutto il territorio nazionale di accesso ai luoghi in cui si tengono manifestazioni sportive.  Questo il bilancio della domenica di follia vissuta allo Stadio Esseneto di Agrigento.

“Saremo intransigenti con tutti”, ha detto Daniele De Girolamo dirigente della sezione Anticrimine della Questura di Agrigento a margine della conferenza stampa. “Gli ultras devono capire che andare a vedere la partita deve essere un divertimento, è un gioco, non si possono assistere a queste scene. La tempestività nello svolgere l’operazione c’ha permesso di punire chi si è reso partecipe degli scontri. Sconti a nessuno”.

Nel passato si sono registrati scontri tra le due tifoserie ma non è mai successo che si scagliassero contro le forze di Polizia.

“E’ stato quasi tutto premeditato, dice il dirigente della Digos Sergio Carrubba. I soggetti di fatto si sono presentati con cappuccio, scaldacollo, mazze, tondini. Il campionato è prossima apertura e si devono evitare eventi di questo genere che nulla hanno a che fare con lo sport e con il tifo”.

In vista della partita di ritorno che si svolgerà il 7 settembre a Favara, il capo di gabinetto Antonio Squillaci annuncia che “i servizi saranno potenziati, presteremo massima attenzione a tutti gli aspetti di ordine pubblico per gestire ulteriori problematiche”.

I provvedimenti

Il Questore della Provincia di Agrigento, dr.ssa Rosa Maria IRACI, ha emesso 8 D.A.SPO. nei confronti di:

D.M.S. classe 2003 tratto in arresto, con volto travisato da scaldacollo, lanciava sassi e bottiglie di vetro, anni 5 con prescrizioni;

F.A. classe 2004 tratto in arresto, con volto travisato da passamontagna, lanciava sassi e bottiglie di vetro, anni 4 con prescrizioni;

P.E. classe 1999 tratto in arresto, con volto travisato da bandana, faceva parte attiva del gruppo che intonava cori minacciosi e lanciava bottiglie di vetro, anni 5 con prescrizioni;

C.M. classe 1998 tratto in arresto, con torso nudo e travisato da una bandana, impugnava una bottiglia di vetro, anni 4 con prescrizioni;

F.S. classe 1992 tratto in arresto, con volto travisato da bandana, faceva parte attiva del gruppo che intonava cori minacciosi e lanciava bottiglie di vetro, anni 5 con prescrizioni;

L.D. classe 1990, tratto in arresto, faceva parte attiva del gruppo che intonava cori minacciosi e lanciava bottiglie di vetro, anni 5 con prescrizioni;

F.M. classe 2001 deferito in s.l., faceva parte attiva del gruppo che intonava cori minacciosi e lanciava bottiglie di vetro, anni 2;

C.F. classe 2004 minore deferito in s.l., con volto travisato, faceva parte attiva del gruppo che intonava cori minacciosi e lanciava bottiglie di vetro, anni 2.

Ai soggetti è stato vietato, su tutto il territorio nazionale, l’accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni delle squadre di calcio organizzate dalla F.I.G.C., dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A, dalla U.E.F.A., dalla F.I.F.A., dalla Lega Professionisti Nazionale Serie B, dalla Lega PRO e dalla Lega Nazionale Dilettanti e nell’ambito di tutte le attività previste dalle Federazioni calcistiche sportive e dagli enti e/o organizzazioni riconosciuti dal C.O.N.I. inoltre, imposto l’obbligo di firma.

Inoltre, è in atto l’attività amministrativa tesa ad aggravare il D.A.SPO. a P. C., classe 1983,essendone già gravato, per la durata di anni 9, notato nelle immediate adiacenze dell’impianto sportivo, in violazione delle prescrizione del provvedimento a cui è sottoposto.

Irene Milisenda

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