Sbarco in Sicilia, un museo della pace nel cuore di Catania - QdS

Sbarco in Sicilia, un museo della pace nel cuore di Catania

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Sbarco in Sicilia, un museo della pace nel cuore di Catania

Angela Ganci  |
sabato 01 Ottobre 2022

Museo dello sbarco alleato in Sicilia. Si tratta di un museo della pace che contiene al suo interno pure armi e uniformi.

Un museo per raccontare i trentanove giorni che hanno contraddistinto lo sbarco alleato in Sicilia, un museo della pace che contiene al suo interno, tra gli altri, armi e uniformi risalenti al periodo compreso tra il 1941 e il 1943, nonché cere esclusive raffiguranti personaggi emblematici del periodo di riferimento, tra cui Adolf Hitler. Questo, in sintesi, il museo di nicchia ubicato all’interno del polo museale Le Ciminiere di Catania, inaugurato nel dicembre 2002, a partire da un’idea di Nello Musumeci. Per approfondire la genesi e le caratteristiche del museo abbiamo raccolto la testimonianza dell’architetto Salvino Maltese e del colonnello Corrado Rubino, referenti del museo stesso.

Architetto Maltese, cosa rappresenta per la Sicilia il vostro museo?

“Questo museo all’avanguardia si può considerare un museo di nicchia, situato nella terra di Sicilia che si pone quale terra eccellente in termini di fortificazioni e centralità nel bacino del mediterraneo, culla di molteplici dominazioni. Siamo orgogliosi di essere la struttura museale oggi ritenuta tra le più grandi in Europa tra i Musei a tema e lascio al colonnello Rubino l’onore di descrivere tale gioiello, essendo stato in prima persona componente del comitato che lo ha fondato”.

Colonnello Rubino, può dunque parlarci delle novità e delle chicche che il visitatore può trovare in questo museo?

“Premetto di essere orgoglioso di aver contribuito, insieme a professionisti quali architetti, ma anche giornalisti, a progettare, con inaugurazione nel dicembre 2002, il museo, la cui realizzazione è opera dell’architetto Gaspare Mannoia. Esso racconta i mesi compresi tra il 10 Luglio 1943, data dello sbarco degli anglo-americani in Sicilia, e il successivo 8 Settembre, giorno dell’armistizio tra le parti in guerra, rappresentativi di un periodo nodale per la storia del secondo conflitto mondiale. Il museo contiene armi e uniformi databili nel periodo 1941-1943 utilizzate in Sicilia, le ultime catalogate in base alla nazionalità, per un’estensione di circa 36.000 metri quadrati. Ragguardevole la collezione delle pregiatissime cere di Madame Tussauds in scala 1:1 riproducenti personaggi del calibro di Adolf Hitler e del tutto create ad hoc per il museo nel caso specifico della figura di Vittorio Emanuele III, da segnalare inoltre la riproduzione di momenti topici del periodo menzionato come il momento della firma dell’armistizio che dette fine alla guerra che imperversava nel mondo o della prima sala operatoria di ospedale da campo”.

Museo della pace e memoria storica

Un museo della pace, ma anche un ricordo sempre attuale di una guerra devastatrice, immortalata nella ricostruzione suggestiva del rifugio antiaereo collocato lungo il percorso museale, suggestiva quanto inquietante, nelle grida di aiuto ben udibili dei fuggitivi. Perché la memoria del passato aiuta, in ogni caso, a non dimenticare, perché a nulla serve vivere il presente se non si conosce il proprio passato, al fine di valorizzare una pace in quanto conquista da difendere e propagare, la mission forte che porta avanti oggi il museo dello sbarco in Sicilia di Catania.

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