Marzo 2025, tradizionalmente, è un mese cruciale per il calendario fiscale, con una serie di scadenze che coinvolgono contribuenti, aziende e professionisti. Il rispetto delle tempistiche previste risulta fondamentale per evitare sanzioni e la perdita di eventuali benefici fiscali.
Rottamazione quater: scadenza per la settima rata
Il mese si apre con una scadenza rilevante per chi ha aderito alla rottamazione quater. Il 28 febbraio rappresenta la data ordinaria per il versamento della settima rata della sanatoria cartelle, ma grazie alla finestra di tolleranza di cinque giorni, il termine ultimo effettivo per il pagamento slitta al 5 marzo 2025.
Chi non provvede al saldo, anche solo parzialmente, perde i benefici della rottamazione, con la conseguente ripresa delle procedure di riscossione da parte dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre, il decreto Milleproroghe (D.L. n. 202/2024) offre una nuova possibilità ai contribuenti decaduti dal beneficio entro il 31 dicembre 2024.
17 marzo 2025: certificazioni uniche e versamenti fiscali
Un’altra giornata di rilievo è il 17 marzo 2025, data in cui convergono diversi obblighi fiscali. Entro questa scadenza, i sostituti d’imposta devono trasmettere all’Agenzia delle Entrate le Certificazioni Uniche 2025 (CU/2025), riferite ai redditi percepiti nel 2024 da lavoratori dipendenti e pensionati.
Entro lo stesso termine, datori di lavoro e enti pensionistici devono inviare la CU ai propri dipendenti e pensionati, affinché possano predisporre la dichiarazione dei redditi. Inoltre, il 17 marzo rappresenta anche la scadenza per la liquidazione IVA del mese di febbraio per i contribuenti che adottano la periodicità mensile e per il versamento delle ritenute operate sui compensi corrisposti nel mese precedente.
31 marzo 2025: ultime CU/2025 e ravvedimento speciale
L’ultima data chiave del mese è il 31 marzo 2025, quando scadono due importanti adempimenti. Il primo riguarda l’invio telematico delle Certificazioni Uniche relative ai lavoratori autonomi, che devono essere trasmesse all’Agenzia delle Entrate entro questa data.
Il secondo adempimento è legato al ravvedimento speciale per il Concordato preventivo biennale. I contribuenti che hanno aderito entro il 12 dicembre 2024 hanno tempo fino a fine marzo per regolarizzare eventuali omissioni o errori relativi agli anni d’imposta dal 2018 al 2022. Il ravvedimento speciale consente di sanare la propria posizione fiscale attraverso il versamento di un’imposta sostitutiva, evitando sanzioni più gravose.
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