“Non c’è stato alcun patto corruttivo. Il dottor Colletti ha risposto a tutte le domande e ha chiarito la sua posizione”. A parlare è l’avvocato Giuseppe Di Stefano, legale di Roberto Colletti, il manager della Sanità, per il quale la Procura di Palermo ha chiesto gli arresti domiciliari nell’inchiesta che vede coinvolte altre 17 persone, tra cui l’ex governatore Salvatore Cuffaro.
L’interrogatorio è durato un’ora e mezza: “Il dottor Colletti ha chiarito la sua posizione”
L’interrogatorio preventivo davanti al giudice per le indagini preliminari è durato circa un’ora e mezza. All’uscita il legale ha spiegato: “Il mio cliente ha chiarito la sua posizione e ci riteniamo totalmente estranei al capo di imputazione. Abbiamo cercato di chiarire al giudice la realtà dei fatti. Siamo estranei a qualunque reato contestato, il dottor Colletti ha chiarito di avere operato sempre con la massima correttezza all’interno dell’azienda ospedaliera”.
Il legale: “Colletti conosce Cuffaro da oltre 50 anni perché erano nello stesso collegio”
Parlando poi dei rapporti con Cuffaro, l’avvocato ha ribadito: “Conosce Cuffaro da oltre 50 anni perché erano nello stesso collegio – dice – era una conoscenza, non una amicizia che è cosa diversa”.
Sulle intercettazioni in cui Cuffaro parla dei nomi da segnalare per il concorso da Oss all’ospedale Villa Sofia, l’avvocato replica: “questo è un elemento specifico del procedimento, basta che leggiate la graduatoria finale del Concorso per capire che su sette nomi segnalati solo 3 hanno superato il concorso. Su questa eventuale segnalazione non è stata seguita da un elemento specifico”.
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