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Scattata la fragile tregua tra Israele e Hamas: “Ma pronti a riprendere la guerra”

Scattata la fragile tregua tra Israele e Hamas: “Ma pronti a riprendere la guerra”
Benjamin Netanyahu, presidente Israele – Imagoeconomica

I media che sostengono Hamas affermano che le forze israeliane hanno iniziato a ritirarsi da diverse aree della zona di conflitto

Il capo del Mossad David Barnea ha aspettato per tre ore la telefonata del primo ministro del Qatar al Thani che, secondo il protocollo, doveva comunicargli i nomi delle prime tre rapite che domani usciranno dai tunnel di Gaza dopo 470 giorni di prigionia per tornare a casa. Sui social arabi già circolavano foto e nomi delle giovani.

La minaccia di Israele

Il ritardo ha fatto infuriare Benyamin Netanyahu, che attraverso il suo ufficio ha minacciato: “Non proseguiremo con il piano finché non riceveremo l’elenco degli ostaggi che saranno liberati, come concordato. Israele non tollererà violazioni dell’accordo. La responsabilità esclusiva è di Hamas”. Doha è intervenuta a stretto giro di posta rassicurando che “le parti sono impegnate a rispettare l’accordo di cessate il fuoco”. 

La tensione è alta

Ma la tensione resta alta, dentro e fuori Israele, mostrando quanto sia soggetto all’alea l’accordo che ha ridato speranza a Gerusalemme e Gaza.

Intanto i media che sostengono Hamas affermano che le forze israeliane hanno iniziato a ritirarsi da diverse aree della zona di conflitto, incluse Rafah a Gaza.