Scenari geopolitici e ruolo degli istituti di credito - QdS

Scenari geopolitici e ruolo degli istituti di credito

Scenari geopolitici e ruolo degli istituti di credito

venerdì 24 Febbraio 2023

CATANIA – Quali sono le prospettive di crescita dell’Italia e dell’Europa? Quale il ruolo delle banche in un contesto internazionale così difficile? Se n’è discusso nel corso dell’incontro “Scenari geopolitici guardando al futuro”, che si è tenuto lo scorso mercoledì alla Baia Verde di Aci Castello. Sono intervenuti il vice presidente dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi), Paolo Magri, il direttore della Banca agricola popolare di Ragusa, Saverio Continella, il presidente Bapr, Arturo Schininà, e Simone Bini Smaghi (Vdg Arca Fondi Sgr).

“L’invasione russa dell’Ucraina ha sorpreso l’intera comunità internazionale – ha spiegato Magri – generando un’impennata dei prezzi di gas e dell’energia. L’inflazione, già accelerata dalla ripresa turbolenta dell’economia globale post-pandemica e dai problemi di approvvigionamento delle global chain values, unita alla crisi energetica, è schizzata alle stelle”.

“Gli interventi della Bce – ha proseguito – continuano a puntare verso un contenimento della crescita del tasso d’inflazione. Non è chiaro se i prezzi torneranno alla normalità, consentendo di allontanare i rischi di recessione globale. La ridefinizione della politica energetica dei Paesi europei richiede tempo, nuovi accordi e infrastrutture, politiche per la transizione ecologica”.

Per questo l’azione sul territorio degli istituti di credito è determinante per le famiglie e le imprese, un ruolo che Banca Popolare Agricola di Ragusa ha scelto di interpretare mettendo in campo misure mirate per gli stakeholders. “Bapr oggi è una realtà sempre più agile, più integrata con il tessuto produttivo e con la comunità finanziaria e riesce a mantenere immutata e costante la sua presenza e vicinanza al cliente – ha spiegato il direttore generale di Banca popolare agricola di Ragusa, Saverio Continella -. Contemporaneamente il nostro istituto continua a svolgere il ruolo di banca del territorio: l’obiettivo di Bapr è stato e continua ad essere creare valore, per questo, valore e territorio è un binomio che ci riguarda da vicino. Per questo – ha evidenziato Continella – non prevediamo alcuna chiusura delle nostre filiali, piuttosto un quarto è stato trasformato ed è orientato a un moderno modello di consulenza”.

Secondo i dati presentati da Ispi a Catania, già diffusi dal Fondo monetario internazionale (Fmi), è previsto un rialzo delle stime di crescita per l’anno in corso e al ribasso per il prossimo. Per quanto riguarda l’Eurozona, è atteso un aumento dello 0,7 per cento nel 2023 e all’1,6 per cento nel 2024. La crescita della Germania sarà quasi ferma nel 2023 (+0,1 per cento), per poi accelerare nel 2024 all’1,4 per cento. Più in generale, le stime di sviluppo elaborate dal Fmi a livello mondiale per il 2023 prospettano un +2,9 per cento pur constatando un rallentamento rispetto all’anno precedente.

Per centrare l’obiettivo di generare valore, Banca Popolare Agricola di Ragusa ha strutturato il Piano di Impresa 2022-2024 “Back to Bank”, che ha permesso un rafforzamento della sostenibilità del modello di business interno, rendendo l’istituto maggiormente resiliente, incrementando e diversificando le fonti di ricavo, irrobustendo gli strumenti e le misure quali-quantitative a presidio del deterioramento del credito e reso flessibile la gestione dei costi operativi. Approvato e firmato il 4 marzo 2022, “Back to Bank” prevede la creazione di valore solido e sostenibile, coniugato al mantenimento dell’elevato livello di patrimonializzazione e un’attenzione trasversale alla tematica Esg.

Nel triennio di programmazione, Bapr intende creare due miliardi di euro di valore per i soci, per i correntisti mediante l’erogazione di nuovo credito, per i fornitori, per la pubblica amministrazione e gli enti locali e per supportare la transizione ecologica con un fondo da 300 milioni di euro.

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