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Schifani: “Ricandidatura? Per il mio lavoro serve continuità. Con Salvini non è successo nulla, ma…”

Schifani: “Ricandidatura? Per il mio lavoro serve continuità. Con Salvini non è successo nulla, ma…”
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Parla così il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, intervisto alla manifestazione EtnaForum2025 a Ragalna

Con Salvini non è successo niente, lavoro fianco a fianco con lui e gli ho sempre riconosciuto di essere un ministro che ha investito sulla Sicilia, dico che è il miglior ministro delle infrastrutture e ne sono convinto”. Parla così il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, intervisto alla manifestazione EtnaForum2025 a Ragalna, che ha parlato soprattutto delle recenti polemiche fra lui e Matteo Salvini, soprattutto per via della nomina di Annalisa Tardino come commissario straordinario dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale.

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Schifani: “Tardino? L’avrei presa in considerazione per un rimpasto in giunta”

“Possono esserci nel percorso politico-istituzionale aspetti non condivisi, ma questo non può mettere in dubbio la solidità del rapporto istituzionale” dice il presidente della Regione che prosegue parlando della nomina di Tardino. “L’Autorità portuale è un sottogoverno specifico, che presuppone delle preparazioni particolari e una nomina tecnica – prosegue Schifani, – Parliamo di un settore specifico, come quello aeroportuale e ferroviario: per guidare queste strutture la legge prevede figure con competenze adeguate. Quando ad aprile Salvini mi manifestò le sue ipotesi sulle nomine ebbi a dire che stimavo Tardino e l’avrei presa in considerazione in caso di rimpasto, ma per quel settore occorreva una figura tecnica: da quel momento non ci siamo più sentiti, se non quando ho incontrato a giugno il viceministro Rixi per la questione porti; lì avevamo condiviso l’esigenza di una continuità tecnica con Pasqualino Monti, che ha cambiato il volto di Palermo facendo cose riconosciutegli da tutti i partiti”.

Il rapporto fra Schifani e Tardino

E sempre a riguardo della nomina da parte del Vicepremier di Annalisa Tardino Schifani risponde: “A inizio luglio ho scritto a Salvini chiedendo perché a Messina c’era un’intesa su cui avevo indicato un’ottima figura e a Palermo no: nel caso in cui ci fosse la necessità di un commissario, questo avrebbe dovuto avere gli stessi requisiti del presidente. Mi sarebbe piaciuto – dice Schifani – avere la figura di un commissario, ma non ho avuto nessun riscontro e il 18 agosto mi è stata comunicata la nomina di Tardino, che reputo un ottimo avvocato ma non idonea per quel ruolo: la nostra attività non verrà scalfita da questa non condivisione, a me importa solo che per la nostra terra vengano chiamate in ruoli particolari persone all’altezza di una situazione specifica; stimo Tardino e le mando un grande abbraccio, ma su queste cose serve più responsabilità” ha concluso.

I rapporti con gli alleati di centrodestra e la ricandidatura: “Il mio lavoro ha bisogno di continuità”

“Abbiamo superato un momento terribile con la morte di Silvio Berlusconi. L’europeismo e l’atlantismo restano sue eredità ideali, al di là della classe dirigente”. Prosegue così Schifani parlando dell’evoluzione negli ultimi mesi di Forza Italia: “La vera svolta – ha aggiunto – è arrivata pochi giorni fa, con l’approvazione della norma che introduce l’elezione diretta dei coordinatori regionali, prima previsti soltanto a livello provinciale. È un cambiamento importante: quando si innova possono nascere competizioni, ma questa è la democrazia. Non deve però tradursi in polemiche esterne. Il confronto deve restare interno, perché divisioni pubbliche non giovano all’immagine del partito”.

Schifani ha poi fatto riferimento, senza citarla, alla candidatura alla presidenza della Regione Siciliana non negata dal vice presidente della Camera Giorgio Mulè. “Mi auguro che eventuali tensioni si spengano presto – ha sottolineato -. I rapporti con Fratelli d’Italia sono ottimi. Con Ignazio La Russa stiamo lavorando bene e conosco Giorgia Meloni da quando era giovanissima. Siamo orgogliosi di lei, oggi leader di riferimento in Europa. Confido che il prossimo congresso sarà sereno e dialettico, e sono certo che sarà così” ha aggiunto il presidente.

Sulla proprio candidatura alle Regionali 2027, Schifani ha chiarito: “Sono due aspetti diversi: guidare il partito è una cosa, proseguire l’impegno istituzionale un’altra. Ho ricevuto grande sostegno anche dagli alleati. Cito in particolare Elena Pagana, che mi ha dato un contributo importante. Ritengo che il mio lavoro abbia bisogno di continuità. Stiamo affrontando sfide cruciali come i termovalorizzatori, l’emergenza idrica e la riapertura delle Terme di Sciacca”.

La Russa: “Schifani sta lavorando molto bene”

“Renato Schifani sta lavorando molto bene”. Così il presidente del Senato Ignazio La Russa, a margine di EtnaForum 2025 a Ragalna a proposito del lavoro fatto fin qui dal governo regionale. “Siamo ancora lontani dalle candidature – ha continuato La Russa – E’ chiaro che ogni Presidente della Regione si augura di potere completare il lavoro, ma non tocca a me fare indicazioni di nessun genere. Sia per quanto riguarda i sindaci che i Presidenti di regione c’è la necessità di programmare per dieci anni”.