Sul caos politico nel centrodestra siciliano dopo il voto all’Ars della Manovra quater torna a parlare Renato Schifani. Il Presidente della Regione Siciliana si è detto dispiaciuto per la bocciatura di alcune norme all’interno del testo finanziario e che sono “episodi che fanno allontanare i cittadini dalla politica”.
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Schifani: “Bisogna andare avanti, sono sereno e pacato”
“Sono del segno zodiacale del Toro, e inoltre ho scoperto che mi chiamano ‘Diesel’: me lo ha detto un medico. Bisogna andare avanti. È dura, lavoriamo, certe volte mi stanco, ma quando uno vuole va avanti, come un ‘Diesel’ appunto. Sono sereno e pacato” . A dirlo è stato il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani parlando con i giornalisti a Galati Mamertino, nel Messinese, dove è in corso il Festival del giornalismo enogastromico, organizzato dall’associazione Network con l’ausilio della Federazione degli editori digitali e del Sindacato della Stampa parlamentare siciliana.
Il governatore si è soffermato su quanto accaduto all’Ars in occasione della manovra quater con la bocciatura di diverse misure con il voto segreto. “Ciò che mi dispiace di più è la bocciatura della norma ‘south working’ – ha affermato. La riproporremo. Votare contro quella misura vuol dire votare contro i ragazzi siciliani. Peccato perché consentiva ai giovani di tornare a lavorare qui, incentivando le imprese che permettono il lavoro a distanza”. Per il governatore “un’amarezza politica”, perché l’Aula ha votato “contro i ragazzi che tornano”. “Speriamo che non succeda più – è stato l’auspicio di Schifani -. Questi episodi rischiano di allontanare i cittadini dalla politica. Ci ritornerò, comunque, perché è una bella misura”

