Il primo maxi sciopero a livello nazionale è in atto oggi, venerdì 28 dicembre 2025. Tuttavia, un altro è imminente ed arriverà a partire dal primo dicembre. Il primo sciopero aereo dell’ultimo mese dell’anno infatti interesserà la Sicilia. Come segnalato sul sito ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Traporti, a fermarsi sarà il personale della società ASC Handling in servizio all’aeroporto di Catania Fontanarossa. Lo stop durerà 4 ore, dalle 10:30 alle 14:30. La protesta, di carattere interregionale, è stata proclamata dal sindacato OSP UGL-TA. Riguarda il personale di terra addetto all’assistenza ai voli: check-in, imbarco, movimentazione bagagli e servizi a supporto delle compagnie. Per i passeggeri in partenza o in arrivo a Catania, il rischio principale è di ritardi e cancellazioni nella fascia oraria 10:30–14:30. In particolare nei servizi di assistenza a terra. È consigliabile presentarsi in aeroporto con anticipo e monitorare costantemente lo stato del proprio volo.
Come prepararsi allo sciopero dell’1 dicembre
Ma cosa succede per chi ha voli programmati per il primo dicembre? Il primo passo è verificare lo stato del volo. Sui siti ufficiali delle principali compagnie aeree e degli aeroporti è possibile consultare in tempo reale eventuali ritardi, cancellazioni o riprogrammazioni. Un altro consiglio utile è valutare soluzioni alternative, come riprenotare il viaggio in una fascia oraria di garanzia o scegliere tratte e vettori meno coinvolti. Anche quando i voli vengono confermati, è bene mettere in conto tempi di attesa più lunghi ai controlli di sicurezza in aeroporto e ai banchi del check-in. Negli scali che lo prevedono, i passeggeri possono velocizzare i passaggi utilizzando i servizi di Fast Track, disponibile nei principali terminal.
Come richiedere il rimborso del biglietto
In caso di volo cancellato o in ritardo, i viaggiatori hanno diritto a tutele precise previste dal Regolamento europeo 261/2004. Se un volo viene cancellato con meno di 14 giorni di preavviso o subisce un ritardo superiore alle tre ore all’arrivo – salvo circostanze eccezionali – è possibile ottenere il rimborso del biglietto aereo. Nel caso in cui la responsabilità sia della compagnia aerea, spetta anche una compensazione economica che va da 250 a 600 euro, a seconda della lunghezza della tratta. Per avviare la procedura, bisogna contattare direttamente la compagnia aerea tramite i canali ufficiali (sito, app o servizio clienti), scegliendo tra rimborso integrale entro sette giorni o riprotezione su un altro volo. È importante conservare tutti i documenti di viaggio – biglietti, carta d’imbarco e ricevute – per dimostrare l’entità del disagio. Se entro sei settimane non arriva una risposta o la richiesta viene respinta senza motivazioni valide, il passeggero può presentare reclamo all’ENAC compilando il modulo online dedicato, oppure rivolgersi alle associazioni dei consumatori o a servizi legali specializzati in rimborsi aerei.
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