L'onorevole Stefania Ascari, deputata del M5S, ha presentato alla Camera un'interrogazione parlamentare sul caso di Angelo Niceta: ecco perché l'uomo ha iniziato lo sciopero della fame a novembre.
L’onorevole Stefania Ascari, deputata del Movimento 5 Stelle, ha presentato alla Camera un’interrogazione parlamentare sul caso di Angelo Niceta, testimone di giustizia palermitano in sciopero della fame dallo scorso 19 novembre.
Secondo il Comitato dei Cittadini per Angelo Niceta, il testimone di giustizia avrebbe temporaneamente interrotto lo sciopero di fronte alla manifestazione dell’interesse di Ascari per la sua lotta per chiedere giustizia e il rispetto delle regole nella lotta contro la mafia.
Lo sciopero di Angelo Niceta
Lo scorso 19 novembre, Niceta e la famiglia avevano annunciato l’inizio di un digiuno a oltranza. Il testimone di giustizia palermitano si sente “abbandonato dallo Stato” e privo dei mezzi necessari per garantire una vita dignitosa e normale alla sua famiglia.
Pare che recentemente la Procura abbia richiesto per Niceta e la sua famiglia, che dal 2017 vive in una località protetta, il terzo rinnovo del programma di protezione. L’uomo non avrebbe ricevuto dei rimborsi per spese già sostenute, comprese spese mediche e per l’istruzione dei figli. Un problema che, per una famiglia di 6 persone (di cui 5 adulti), sta diventando sempre più complesso. E alle questioni economiche si aggiungono anche quelle di salute: la moglie del testimone di giustizia, infatti, soffrirebbe di diverse patologie cardiache a causa dello stress accumulato.
L’interrogazione di Stefania Ascari
L’onorevole Ascari ha presentato un’interrogazione ai Ministri dell’Interno e della Giustizia sul caso di Angelo Niceta.
Nel testo, la deputata spiega le tristi condizioni del testimone di giustizia e gli effetti dei ritardi nell’erogazione dei contributi previsti dal programma di protezione, chiedendo alle autorità competenti quali “urgenti iniziative di propria competenza intendano assumere al fine di assicurare al signor Niceta e alla sua famiglia l’incolumità fisica e un livello di vita dignitoso”.
Fonte foto: Facebook – I cittadini per Angelo Niceta