Sarà un difficile venerdì 7 novembre per i trasporti pubblici ATM, più su Milano che su altre zone d’Italia. Con un comunicato esposto sui propri canali di riferimento, il sindacato di AL Cobas ha infatti proclamato uno sciopero, con un servizio che si preannuncia non garantito e con diversi disagi dalle 8.45 alle 15 in prima fase e dopo le 18. Il motivo, si legge, riguarda la “reinternalizzazione dei servizi di TPL ceduti in appalto e/o subappalto, anche complementari, di Milano e hinterland; contro il progetto “Milano Next”, per la trasformazione di ATM SpA in Azienda Speciale del Comune di Milano e il conseguente affidamento diretto in house dei servizi gestiti dal Gruppo ATM e dei servizi di TPL dell’intera Città Metropolitana Milanese, nonché per la loro gratuità”. Possibili disagi sono attesi anche su Palermo. Come sempre, c’è comunque l’occasione di viaggiare ugualmente grazie alle fasce di garanzie fornite dalle aziende.
In corso anche lo sciopero dei medici di famiglia a Palermo e non solo
Anche Palermo si unisce alla protesta nazionale. I medici di medicina generale del capoluogo aderiranno allo sciopero nazionale indetto dallo SNAMI (Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani) per la giornata di oggi, mercoledì 5 novembre.
“Questa manifestazione rappresenta un segnale forte contro la legge sul ruolo unico. Una scelta che equivale alla fine della medicina territoriale – dichiara Simona Maria Autunnali, presidente provinciale SNAMI Palermo -. Il medico di famiglia sta diventando un semplice ingranaggio amministrativo. In questo modo si potrebbe spezzare il rapporto di fiducia che da generazioni lega il medico al proprio paziente – continua -. La medicina generale non può essere ridotta a una funzione aziendale perché è il primo avamposto di prevenzione e ascolto sul territorio, il punto d’incontro tra cittadino e sanità pubblica”.
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