Sciopero camionisti, agricoltori contro autotrasportatori, è lotta tra poveri

Sciopero camionisti, agricoltori contro autotrasportatori, è lotta tra poveri

Lo sciopero degli autotrasportatori finisce per incidere anche sui produttori che non ci stanno e si fanno sentire

La rabbia degli agricoltori

“Manifestare non significa danneggiare le altre categorie – ha aggiunto Gona -. Se gli autotrasportatori hanno il diritto di manifestare, noi agricoltori abbiamo il diritto di lavorare. Non è solo la loro categoria che sta subendo i rincari! Noi produttori siamo forse più danneggiati degli autotrasportatori, basta vedere le aste giudiziarie del nostro territorio per rendersi conto in che situazione è l’agricoltura. Continuiamo a lavorare nonostante da sempre le decisioni che ci riguardano siano state prese sulle nostre teste, privilegiando l’Europa politiche agricole a favore degli Stati membri del nord Europa dove le dinamiche produttive sono molto diverse da quelle nostre mediterranee. Ecco perché non è il nostro territorio il luogo ideale per avanzare rimostranze nei confronti di chi prende le decisioni, semplicemente perché non sta qui!” 

“Anche le nostre associazioni di categoria stanno svolgendo opere di sensibilizzazione nei confronti delle Istituzioni per tutti quei rincari spesso ingiustificati e speculativi che stiamo subendo – ha spiegato l’esperto – ma noi blocchiamo nessuno. Chiediamo senso di responsabilità perché così andando ci sono solo i presupposti per proteste selvagge, che impoveriscono non solo i cittadini ma anche le loro stesse famiglie. Stiamo già ricevendo molte disdette di ordini: un fatto grave che si traduce nel dirottamento degli approvvigionamenti di ortofrutta in tutta Europa, che adesso impegna la produzione spagnola. In questo modo non facciamo altro che peggiorare la situazione socioeconomica di casa nostra”. 

Biagio Tinghino

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