Sciopero camionisti, blocchi spontanei in tutta la Sicilia, "Rischio guerriglia sociale" - QdS

Sciopero camionisti, blocchi spontanei in tutta la Sicilia, “Rischio guerriglia sociale”

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Sciopero camionisti, blocchi spontanei in tutta la Sicilia, “Rischio guerriglia sociale”

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martedì 22 Febbraio 2022

Prosegue la protesta dei camionisti in Sicilia. Il segretario del Fai Sicilia, "Chiediamo sforzo al Governo per evitare peggiori conseguenze"

“Situazione ormai incontrollabile”. Esordisce così in una nota il segretario del Fai Sicilia, Salvatore Bella, commentano l’evoluzione della protesta degli autotrasportatori che da oltre 24 ore ha preso il via in Sicilia.

Blocchi spontanei in Sicilia, strade bloccate da trattori e camion

“La situazione è ormai incontrollabile, prosegue il segretario – la rabbia degli autotrasportatori per il caro carburante ha portato all’esasperazione: presidi di gruppi autonomi bloccano le strade mettendo di traverso trattori e camion e impedendo a chi vuole transitare di proseguire: si spera vivamente che oggi all’incontro con la viceministro Bellanova si configuri un’apertura per rasserenare gli animi, mettendo a disposizione fondi adeguati per aiutare concretamente le imprese a sostenere l’impennata dei costi. Diversamente la situazione non potrà che peggiorare sfociando in una guerriglia sociale con gravi danni anche alla filiera agroalimentare perché i prodotti deperibili non potranno essere spediti.

Dopo la Regione Sicilia adesso tocca al Governo Nazionale

Il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e l’Assessore Marco Falcone hanno dichiarato che la Regione ha stanziato 10 mln subito spendibili per il recupero parziale del costo per l’attraversamento dello Stretto di Messina e hanno auspicato che il Governo nazionale faccia la sua parte.

A rischio la filiera ortofrutticola

Si rammenta che avendo la categoria subito aumenti pari al 30% sia sul carburante sia sul costo del traghetto, non è possibile scaricare sui committenti questi rincari, soprattutto riguardo alla filiera ortofrutticola. Per queste motivazioni si chiede uno sforzo al Governo nazionale per evitare ulteriori peggiori conseguenze.

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