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Niente pace per Lipari, scatta lo sciopero al dissalatore. Federalberghi: “Forte preoccupazione”

Niente pace per Lipari, scatta lo sciopero al dissalatore. Federalberghi: “Forte preoccupazione”
dissalatore

Preoccupazione per la continuità del servizio idrico, in piena ondata di caldo e nel momento più importante per la stagione turistica in corso.

Non c’è pace alle Isole Eolie. Dopo le svariate proteste per il dissesto idrogeologico, i danni del maltempo e le carenze dei trasporti, è tempo di una nuova emergenza a Lipari, dove è in corso lo sciopero al dissalatore.

Lo stato di agitazione, proclamato dal sindacato Femca, è motivo di “forte preoccupazione” per la popolazione, che potrebbe dover tollerare l’ennesimo disagio. Lo conferma la nota di Federalberghi Isole Eolie, sottolineando come lo sciopero e i potenziali disservizi correlati potrebbero aggravare la già complessa situazione idrica dell’Isola.

Sciopero al dissalatore di Lipari, cosa succede

La motivazione dello sciopero è la questione dei pagamenti “a singhiozzo” dei dipendenti dell’impianto da parte della Sopes srl, società affidataria della gestione del dissalatore. Una questione che andrebbe avanti – si legge in una nota dei protestanti – almeno da novembre 2024 e che si è gradualmente trasformata in una “situazione non più sostenibile per le famiglie dei lavoratori”.

Annunciando lo sciopero, i dipendenti del dissalatore di Lipari manifestano la loro solidarietà a Sopes Srl che rivendica il credito, ma al tempo stesso chiede l’attivo coinvolgimento degli altri attori interessati dai pagamenti legati all’erogazione dell’acqua potabile – il Comune di Lipari e la Regione Siciliana – per porre fine al disagio di numerose famiglie in attesa di stipendi arretrati da mesi.

La preoccupazione di Federalberghi

Già prima dell’inizio dello sciopero al dissalatore di Lipari, Federalberghi Isole Eolie aveva affrontato le criticità legate al servizio idrico (nello specifico, con comunicazioni ufficiali in data 8 e 23 maggio e 13 giugno 2025). Adesso, di fronte a una svolta negativa del caso, il presidente Christian Del Bono torna a esprimere “forte preoccupazione” per quanto sta accadendo in queste ore.

“L’Associazione manifesta solidarietà ai dipendenti, che denunciano il mancato pagamento regolare delle retribuzioni fin da novembre 2024, in un contesto che – come riportato dagli stessi rappresentanti sindacali – si sta ulteriormente aggravando per la mancanza di risposte. La SOPES srl, da parte sua, segnala difficoltà economiche riconducibili al ritardo nei pagamenti dei corrispettivi da parte della Regione Siciliana e del Comune di Lipari. Una situazione complessa che tuttavia non può scaricarsi sui lavoratori né compromettere un servizio essenziale, in un territorio insulare già fragile sotto il profilo infrastrutturale – afferma l’associazione, che esprime solidarietà ai lavoratori -. Anche una breve interruzione dell’attività del dissalatore, come quella odierna, comporta una riduzione stimata di almeno un terzo della produzione idrica giornaliera, con gravi conseguenze sull’approvvigionamento in piena stagione turistica“. E con un’ondata di caldo africano in corso, viene da aggiungere.

Federalberghi ha inviato una nota al prefetto di Messina Cosima Di Stani “affinché vengano valutati interventi urgenti per garantire la continuità del servizio idrico e la tutela dei diritti dei lavoratori. Una comunicazione è stata inoltre trasmessa all’assessorato dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità della Regione Siciliana e al relativo Dipartimento, con la richiesta di predisporre, qualora la situazione dovesse protrarsi, forniture idriche integrative tramite navi cisterna”.

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Immagine di repertorio