Lo sciopero, hanno evidenziato le Fs, scatta dalle 21 di domenica 10 ottobre e dura fino alle 21 di lunedì 11 ottobre.
Ieri domenica 10 ottobre, alle ore 21, è scattato lo sciopero dei treni anche in Sicilia e durerà per 24 ore circa. A rischio le scuole e gli altri trasporti pubblici, così come gli uffici amministrativi.
Il motivo è l’agitazione proclamata per il primo giorno della settimana. La protesta prevede fasce di garanzia che hanno particolare rilevanza soprattutto in relazione al trasporto locale nelle grandi città.
TRENI
Lo sciopero, hanno evidenziato le Fs, è scattato dalle 21 di domenica 10 ottobre e dura fino alle 21 di lunedì 11 ottobre. Circoleranno regolarmente le Frecce e gli Intercity di Trenitalia. Trenitalia si impegna ad assicurare la quasi totalità dei collegamenti, con possibili leggere modifiche al programma dei treni, e chiarisce quali sono i treni garantiti.
Italo pubblica online l’elenco dei treni garantiti.
AEREI
Anche per il trasporto aereo, ricorda Enac, ci sono le fasce orarie di tutela, dalle ore 7 alle 10 e dalle ore 18 alle 21, nelle quali i voli devono essere comunque effettuati. Inoltre informazioni dettagliate sull’operatività di ogni volo possono essere richieste alla compagnia aerea di riferimento, spiega l’ente, pubblicando l’elenco dei voli garantiti ad oggi.
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
Per quanto riguarda il trasporto regionale, garantiti i servizi essenziali dalle ore 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. A Roma stop in vista per Atac, Roma Tpl e Cotral: i mezzi si fermano dalle 8.30, quando cesseranno le corse di autobus, metro e delle linee Roma-Civitacastellana-Viterbo, Termini-Centocelle e Roma-Lido. I trasporti riprenderanno tra le 17 e le 20. A Milano, fasce di garanzia tra le 6 e le 9 e tra le 18 e le 21. A Napoli, servizi di trasporto pubblico garantiti nelle fasce 5.30-8-30 e 17-20.
IL MOTIVO DELLO SCIOPERO
I Cobas indicano il motivo e gli obiettivi dello sciopero:
– la riduzione del tempo di lavoro a parità di salario per contrastare la disoccupazione dovuta all’informatizzazione e robotizzazione della produzione;
– un lavoro di qualità in termini di diritti, con il contratto a tempo indeterminato come regola generale, l’innalzamento dei salari reali e un salario minimo europeo, l’abolizione del Jobs Act e della riforma Fornero; parità salariale per le donne; no allo sblocco dei licenziamenti e alla sospensione del reddito per mancanza di Green pass; sì alla soppressione di appalti e subappalti, con internalizzazioni a partire dal pubblico impiego;
– rivalutazione delle pensioni attuali e pensioni pubbliche garantite ai giovani:
– un reddito universale, esteso anche alle/ai migranti, che rafforzi il potere contrattuale dei lavoratori/tricii;
– il rafforzamento dei sistemi ispettivi e del ruolo delle RLS, per una reale sicurezza sul lavoro, maggiori sanzioni per i datori di lavoro inadempienti;
– un’inversione di tendenza rispetto ai disastri ecologici e al cambiamento climatico provocati dal capitalismo, evitando operazioni di green washing;
– il rilancio dello Stato sociale, tramite:
a) investimenti nella scuola pubblica, con la riduzione del numero di alunne/i per classe, l’aumento degli organici con l’assunzione delle/dei docenti con 3 anni di servizio e le/gli Ata con 2; per interventi immediati e di lungo periodo nell’edilizia scolastica e nei trasporti locali;
b) investimenti nella sanità pubblica con l’assunzione a tempo indeterminato di infermiere/i , medici e operatori socio-sanitari, potenziando la medicina sul territorio e nelle scuole, contro l’aziendalizzazione e la privatizzazione della sanità; per la sospensione dei brevetti e l’esportazione dei vaccini e della tecnologia per produrli in loco per la lotta alla pandemia;
c) potenziamento del trasporto pubblico, invertendo la privatizzazione/aziendalizzazione degli ultimi decenni, con il ritorno alla gestione diretta da parte dei soggetti pubblici.
d) adeguate assunzioni nel pubblico impiego per rispondere alle necessità sociali (cura anziani e disabili in casa, tutela del territorio e dell’ambiente, bisogni culturali e sportivi ecc.)
Contro la repressione degli scioperi e delle lotte sociali, per una vera democrazia nelle aziende, contro il monopolio dei sindacati concertative sui diritti sindacali..
A Roma si svolgerà un corteo che partirà da piazza della Repubblica (ore 10).