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Tensione tra Serbia e Kosovo, proteste e spari al confine. Mosca: “Prepararsi a scenario militare”

Tensione tra Serbia e Kosovo, proteste e spari al confine. Mosca: “Prepararsi a scenario militare”
Kosovo Carabinieri

Cresce la tensione tra Serbia e Kosovo alla vigilia dell’entrata in vigore di nuove norme per l’ingresso nei due Paesi

Cresce la tensione al confine tra Kosovo e Serbia.

Nel pomeriggio di ieri sono scoppiate le proteste da parte di diversi cittadini kosovari di origine serba contro vigore delle nuove normative sui documenti di identità e sulle targhe.

Kosovo, il motivo delle proteste

A partire da oggi, 1° agosto, i cittadini in ingresso dalla Serbia avrebbero dovuto consegnare i propri documenti di identità serbi per i documenti rilasciati da Pristina.

Questo in segno di reciprocità per quanto stabilito dalla Serbia nei confronti dei cittadini kosovari che entrano nel Paese.

Scontri e sirene d’allarme

I residenti avrebbero bloccato le vie d’accesso e uomini armati avrebbero anche esploso dei proiettili. Sirene d’allarme sarebbero suonate nella città di Kosovska Mitrovica, nel nord del Kosovo.

Nell’area opera anche il contingente italiano della missione NATO KFOR costituito da carabinieri MSU.

A seguito dei disordini, tuttavia, l’entrata in vigore della norma è slittata a settembre. In tal senso, il Governo del Kosovo avrebbe avuto interlocuzioni con l’Unione europea e gli Stati Uniti.

Maria Zakharova: “Stop provocazioni o sarà scenario militare”

Sulla questione è intervenuta la portavoce del ministro degli Esteri russo Maria Zakharova: “Chiediamo a Pristina, agli Stati Uniti e all’Ue, che la appoggiano, di cessare le provocazioni e di rispettare i diritti dei serbi in Kosovo”.

“I leader dei kosovari sanno che i serbi non rimarranno indifferenti quando si tratta di un attacco diretto alle loro libertà, e si prepareranno a uno scenario militare“, ha concluso.

Fonte foto: Twitter