Scoperta "industria" della marijuana, 5 arresti - QdS

Scoperta “industria” della marijuana, 5 arresti

Scoperta “industria” della marijuana, 5 arresti

Redazioni  |
venerdì 07 Ottobre 2022

Operazione dei finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Lucca. Nell’ambito di un’attività di indagine di polizia giudiziaria coordinata dalla Dda di Firenze, hanno individuato e sottoposto a sequestro oltre 500 piante di canapa indiana. Erano destinate alla produzione e alla successiva commercializzazione di un ingente quantitativo di marijuana. Hanno così arrestato 5 persone, nella flagranza del reato.

Nel corso delle indagini, avviate già a febbraio, è stato seguito tutto il ciclo produttivo a partire dall’impianto dei semi in appositi contenitori custoditi al chiuso fino al trapianto dei germogli in un campo appositamente allestito e protetto da una fitta boscaglia, nel Comune di Ponte Buggianese (Pistoia), all’interno dell’area del cosiddetto “Padule di Fucecchio”.

Completata la fase di crescita delle piante, durata alcuni mesi, durante la quale gli indagati si sono accuratamente occupati di favorirne lo sviluppo, provvedendo periodicamente all’irrigazione e alla fertilizzazione della coltura, alla fine di settembre le piante hanno raggiunto il giusto grado di maturazione ed altezza (oltre 2 mt.), per cui gli indagati organizzavano la raccolta ed il successivo stazionamento in locali idonei ad una corretta essiccazione del prodotto, da portare a termine durante la prima settimana di ottobre. Per lo stoccaggio e l’essiccazione delle piante avevano attrezzato un capannone sempre nel Comune di Ponte Buggianese (PT), dove concentrarle dopo averle raccolte.

Per tale ragione, in esecuzione di un decreto di perquisizione locale e personale emesso dalla Dda di Firenze, è stato eseguito un mirato piano di intervento operativo, che ha consentito di trarre in arresto, in flagranza di reato, cinque presunti responsabili (2 di origine calabrese, 2 della provincia di Pistoia ed un cittadino albanese), di sequestrare l’ingente quantitativo di sostanza stupefacente, di cui circa 250 kg (peso delle sole foglie) già sistemata all’interno del capannone per la fase dell’essiccazione.

La tranche più consistente, quantificata in circa 400 piante per un peso complessivo (a lordo) di circa 1.000 kg. è stata rinvenuta nel campo dove era ancora in attesa di essere raccolta e trasportata e sistemata anch’essa nel capannone per la successiva essiccazione.

Presso il capannone sono stati sequestrati anche un’autovettura, uno scooter e tutta l’attrezzatura utilizzata dai responsabili per il trasporto, lo stoccaggio e l’essiccazione delle piante. Le piante di cannabis sottoposte a sequestro avrebbero reso un quantitativo stimato di circa 300 kg di marijuana, che venduta al dettaglio avrebbe fruttato una cifra vicina al milione di euro. Sono state, inoltre, eseguite perquisizioni presso le abitazioni private dei soggetti tratti in arresto, rinvenendo ulteriori kg. 2,2 di marijuana già confezionata e pronta per la vendita. L’intervento ha richiesto l’impiego di circa 25 militari.

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