73 candidati per 33 posti da assistenti sociali nel concorso indetto dal Comune di Palermo e dal Comune di Monreale ritengono che la prova svoltasi lo scorso 6 novembre sia irregolare. Per questo assistiti dagli avvocati Francesco Leone e Simona Fell hanno presentato ricorso al Tar di Palermo per chiedere l’annullamento della selezione. Secondo gli aspiranti assistenti sociali tra le gravi criticità alla base del ricorso c’è la composizione della commissione non conforme poiché senza tecnici esperti nelle materie oggetto del concorso, come previsto dalla normativa vigente. La scelta di includere dipendenti comunali e docenti di altri corsi di laurea senza competenze specifiche avrebbe minato di fatto la legittimità dell’intera procedura.
“Quesiti fuori bando”
Tra le problematiche segnalate, ci sarebbero dei quesiti non previsti dal bando di gara. Durante la prova scritta sono stati somministrati quesiti su argomenti estranei alle materie previste dal concorso, come la “psicologia sociale”, non contemplata tra le discipline previste. Questo ha penalizzato i candidati, creando confusione e alterando la parità di trattamento.
“Mancanza di controlli sui dispositivi elettronici”
L’accusa forse più grave, però, riguarda il possibile utilizzo di dispositivi elettronici da parte di alcuni candidati durante il corso del test. Nonostante le disposizioni per il divieto di utilizzo di apparecchi tecnologici, non sono stati utilizzati strumenti come i metal detector con diversi che avrebbero utilizzato smart Watch durante la prova, senza che ciò fosse adeguatamente verbalizzato o sanzionato.
La richiesta di annullamento della prova
“Non è la prima volta che un concorso pubblico risulti viziato da tali illegittimità – precisano i legali Francesco Leone e Simona Fell che rappresentano i candidati – si tratta di irregolarità che hanno compromesso la trasparenza e l’equità della selezione pubblica. Con il ricorso chiediamo l’annullamento della prova scritta e, di conseguenza, la revisione della procedura concorsuale, per tutelare i diritti dei candidati illegittimamente esclusi”. La decisione adesso spetterà ai giudici amministrativi del tribunale amministrativo di Palermo.
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