Lettere inedite, messe all'asta, danno un appassionante spaccato della vita del grande scrittore statunitense
“Queste lettere ci fanno scoprire la vita quotidiana di Hemingway e delle persone che ha ispirato e toccato”, ha dichiarato Nathan Raab, direttore della Raab Collection e autore del recente libro The Hunt for History (Scribner, 2020). “È stato un piacere trovarle e conoscere la vita di Mary Lou”.
Un dolce malinteso
Nel gennaio del 1955 Mary Lou, studentessa al secondo anno del City College di New York, si recò a L’Avana per incontrare il suo fidanzato Morris, un ufficiale di marina in libera uscita. Mentre era sull’isola intendeva trovare un modo per incontrare Hemingway. Dopo la partenza di Morris, telefonò all’improvviso lo scrittore, il quale, a causa di un malinteso, da lei incoraggiato, pensò che fosse stata indirizzata da un conoscente comune.
La “crucca nera”
Lo scrittore mandò il suo autista a prenderla e trascorsero un pomeriggio insieme. Lei visitò la sua casa e i due decisero di rimanere in contatto. Lui le promise persino di inviarle le pelli di animali provenienti da una recente caccia. Hemingway le affibbiò scherzosamente il soprannome di “crucca nera”, a causa della sua somiglianza con Marlene Dietrich, che lui chiamava “crucca”, oltre che per la sua abbronzatura e per le sue origini tedesche.
Le riflessioni filosofiche di Ernest
Più tardi, quell’anno, Mary Lou scrisse al Premio Nobel per chiedergli di fare un viaggio a Cuba quell’estate. Hemingway, che stava girando “Il vecchio e il mare”, le inviò una lunga risposta. Dopo due recenti incidenti aerei, il Premio Nobel rifletteva sulla vita e sulla morte. Nell’ottobre del 1955 Mary Lou si rivolse nuovamente a Hemingway. L’autore rispose con un’altra lettera dattiloscritta, in cui faceva riferimento alla sua paura di volare, manifestatasi nei recenti incidenti quasi mortali durante un safari, alla caccia grossa, agli uragani e a un commento sulla morte e, in particolare, sulla sua fede nell’aldilà. La esortò a essere prudente: “Nessun ripensamento ti aiuterà e quando sei morto lo sei per molto tempo”.