Scuola, 6 studenti siciliani su 10 scelgono il liceo - QdS

Scuola, 6 studenti siciliani su 10 scelgono il liceo

Liliana Rosano

Scuola, 6 studenti siciliani su 10 scelgono il liceo

sabato 30 Gennaio 2021

Miur, i dati sulle iscrizioni on line all’anno scolastico 2021-22: gli istituti tecnici scelti dal 25,8% dei ragazzi. Preferenze al top per lo Scientifico (17,3). Seguono la formazione classica (10,8%) e linguistica (8,8%)

Il caro vecchio liceo non perde l’allure della solida palestra di formazione scolastica.
Lo confermano gli ultimi dati appena rilasciati dal Miur sulle iscrizioni online al prossimo anno scolastico 2021/2022.
Il liceo è in testa alle preferenze anche in Sicilia, dove a sceglierlo è il 63,8 degli studenti contro il 25,8 di colori i quali hanno optato per un indirizzo tecnico e il 10,4 per cento per l’indirizzo professionale.

Nell’Isola, gli studenti che si preparano ad avere una formazione liceale diversificano le loro scelte: il 10,8 per cento si è iscritto al Liceo Classico mentre il 17,3 per scelto ha scelto il Liceo scientifico e l’8,8 per cento il Liceo scientifico opzione scienze applicate. Ancora l’8,8 , è la percentuale di chi invece studierà al Liceo linguistico.

I ragazzi siciliani che invece studieranno negli istituti tecnici si sono indirizzati maggiormente per l’indirizzo tecnologico. Lo conferma il 17,9 per cento delle iscrizioni.

E’ il Lazio, la regione con il maggior interesse per i Licei, con il 71,2%. Seguono Campania (64,3%), Abruzzo (63,9%), Sicilia (63,8%). Veneto ed Emilia Romagna si confermano le Regioni con meno adesioni per gli indirizzi liceali, entrambe al 48,2%.
Una conferma anche per il Veneto, come Regione con più adesioni per i Tecnici: 38%. Seguono Lombardia (36,2%), Emilia Romagna (36%), Friuli Venezia Giulia (35,7%). L’Emilia Romagna è ancora la prima Regione nella scelta dei Professionali (15,8%), seguita da Veneto (13,8%), Basilicata (13,7%), Toscana (13,5%).

Sempre a livello nazionale, rimane sostanzialmente stabile il Classico, scelto dal 6,5% delle ragazze e dei ragazzi (il 6,7% un anno fa). Ancora in crescita l’interesse per gli indirizzi del Liceo scientifico, che passano dal 26,2% delle preferenze di un anno fa al 26,9% di quest’anno. Scendendo nel dettaglio, ha scelto lo Scientifico tradizionale il 15,1% dei ragazzi (un anno fa era il 15,5%), il 10% ha scelto l’opzione Scienze applicate, che è in crescita (l’8,9% l’anno scorso), confermata la scelta delle sezioni dello Scientifico a indirizzo Sportivo da parte dell’1,8% delle studentesse e degli studenti.
Il Linguistico scende dall’8,8% all’8,4% delle scelte. Cresce l’Artistico, dal 4,4% al 5,1%. In aumento anche l’interesse per il Liceo delle Scienze umane, dall’8,7 al 9,7% delle preferenze. In particolare, l’indirizzo tradizionale sale dal 6% al 6,5%, l’opzione Economico-Sociale sale dal 2,7% al 3,2%. Stabile il dato per i Licei ad indirizzo Europeo e internazionale (0,5%). I Licei musicali e coreutici scendono dall’1% allo 0,7%.

Un terzo delle scelte è ancora per i Tecnici che, sostanzialmente, tengono: li sceglie il 30,3% delle studentesse e degli studenti (il 30,8% un anno fa). Il settore Economico scende al 10% dall’11,2%, cresce il Tecnologico, dal 19,6% al 20,3%. Gli Istituti professionali segnano un calo dal 12,9% all’11,9% delle scelte.

Cresce la domanda di tempo pieno (per un totale di 40 ore settimanali) nella scuola primaria: a richiederlo è il 46,1% delle famiglie rispetto al 45,8% di un anno fa. Tra le Regioni con le più alte percentuali di scelta ci sono Lazio (64,1%), Piemonte (62,5%), Emilia Romagna (60,7%). La percentuale più bassa si registra in Sicilia (14,8%), Molise (15,3%), Puglia (21,4%).

I dati del Miur, hanno anche rilevato che l’83,7% degli utenti ha effettuato autonomamente l’iscrizione online, senza passare dall’intermediazione della scuola. Un dato in forte crescita rispetto all’anno scorso, quando erano il 69,4%. Il picco maggiore di coloro che hanno gestito in autonomia la domanda si registra in Friuli Venezia Giulia (94,6%). Seguono Veneto (93,2%), Lombardia (92,2%) e Sardegna (92,1%). Le Regioni in cui si è registrata una maggiore intermediazione da parte delle scuole sono Puglia (37,5%), Campania (36,2%), Sicilia (33,2%) e Calabria (33,1%).

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