Dovranno rientrare a scuola tutti gli studenti "vaccinati o guariti" delle scuole elementari che avevano in classe fino a 5 compagni positivi. C'è chi parla di discriminazione, ecco perchè
Covid e scuola. Da oggi, anche in Sicilia, molti studenti e studentesse dicono addio alla Didattica a Distanza. Si perché, entrano infatti in vigore le nuove regole per le quarantene a scuola dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto 4 febbraio n. 5.
Come spiegato nelle Faq pubblicate sul sito del Ministero dell’Istruzione, dovranno rientrare a scuola tutti gli studenti “vaccinati o guariti” delle scuole elementari che avevano in classe fino a 5 compagni positivi.
Sulla carta sono circa 600 mila studenti sono attesi in classe. Ma gli studenti delle superiori vogliono tornare in piazza, come hanno già fatto la settimana scorso, per protestare contro le scelte del Ministro Bianchi sugli esami di maturità e l’alternanza scuola-lavoro.
Da oggi, inoltre, entra anche in vigore il Green pass illimitato o senza scadenza per chi ha fatto la terza dose del vaccino anti Covid-19, o ha fatto due dosi e poi è guarito dalla positività al Coronavirus.
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Misure retroattive
In una serie di Faq pubblicate sul proprio sito, il Ministero dell’Istruzione ha chiarito che le nuove misure sono retroattive: il periodo di quarantena di cinque giorni, infatti, “si applica anche ai soggetti che, alla data di entrata in vigore del decreto-legge 4 febbraio 2022, n. 5, ossia alla data del 5 febbraio 2022, siano già sottoposti a tale misura senza che questa sia ancora cessata ovvero che si trovino in quarantena da almeno cinque giorni”; quindi in ogni caso “le misure già disposte dalla scuola ai sensi della previgente normativa sono ridefinite in relazione a quanto previsto dalla nuova norma”.
Scuola dell’infanzia – servizi educativi per l’infanzia
Fino a quattro casi di positività nella stessa sezione/gruppo classe, l`attività educativa e didattica prosegue in presenza per tutti.
È previsto l`utilizzo di mascherine ffp2 da parte dei docenti e degli educatori fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell`ultimo caso di positività. In caso di comparsa di sintomi, è obbligatorio effettuare un test antigenico (rapido o autosomministrato fai-da-te) o un test molecolare. Se si è ancora sintomatici, il test va ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell`ultimo contatto. Con cinque o più casi di positività nella stessa sezione/gruppo classe l`attività educativa e didattica è sospesa per cinque giorni.
Scuola primaria
Fino a quattro casi di positività nella stessa classe le attività proseguono per tutti in presenza con l`utilizzo di mascherine ffp2 (sia nel caso dei docenti che degli alunni sopra i 6 anni) fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell`ultimo caso di positività. In caso di comparsa di sintomi, è obbligatorio effettuare un test antigenico (rapido o autosomministrato) o un molecolare. Se si è ancora sintomatici, il test va ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell`ultimo contatto. Con cinque o più casi di positività nella stessa classe i vaccinati e i guariti da meno di 120 giorni o dopo il ciclo vaccinale primario, i vaccinati con dose di richiamo e gli esenti dalla vaccinazione proseguono l`attività in presenza con l`utilizzo della mascherina ffp2 (sia nel caso dei docenti che degli alunni sopra i 6 anni) fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell`ultimo caso di positività. Per la permanenza in aula è sufficiente la certificazione verde, controllata tramite App mobile. Per gli altri alunni è prevista la didattica digitale integrata per cinque giorni.
Scuola secondaria di I e II grado
Con un caso di positività nella stessa classe l`attività didattica prosegue per tutti con l`utilizzo di mascherine ffp2. Con due o più casi di positività nella stessa classe i vaccinati e i guariti da meno di 120 giorni o dopo il ciclo vaccinale primario, i vaccinati con dose di richiamo e gli esenti dalla vaccinazione proseguono l`attività in presenza con l`utilizzo di mascherine ffp2. Per la permanenza in aula è sufficiente la certificazione verde, controllata tramite App mobile. Per gli altri studenti è prevista la didattica digitale integrata per cinque giorni.
Regime sanitario
Con cinque o più casi di positività nei servizi educativi per l`infanzia, nella scuola dell`infanzia e nella scuola primaria e con due casi o più di positività nella scuola secondaria di I e II grado, si applica ai bambini e agli alunni il regime sanitario dell`autosorveglianza, ove ne ricorrano le condizioni (vaccinati e guariti da meno di 120 giorni o dopo il ciclo vaccinale primario, vaccinati con dose di richiamo), altrimenti si applica il regime sanitario della quarantena precauzionale di cinque giorni, che termina con un tampone negativo. Per i successivi cinque giorni dopo il rientro dalla quarantena gli studenti dai 6 anni in su indossano la mascherina ffp2.
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L’ex del Cts e braccio destro di Bianchi
Allentare le restrizioni “mi sembra comprensibile”, ma sulla scuola le nuove regole hanno portato ad una “complessità che è assolutamente ingovernabile e non gestibile. Nella gestione del Covid a scuola siamo ancora a ‘carissimo amico’”. Così in una intervista l’ex coordinatore del Cts e già consulente del ministro dell`Istruzione Patrizio Bianchi sulla gestione dell`epidemia nelle scuole, Agostino Miozzo.
“In tutti gli altri Paesi dell`Ue gli studenti si sottopongono anche a due tamponi a settimana. In Italia invece il tracciamento sembra una sfida insormontabile. Com’è possibile delegare alla famiglia l’onere in termini di tempo e denaro dei tamponi e dell’auto-sorveglianza? È un incubo”, spiega.
“La discriminazione in ambito scolastico tra chi è vaccinato e chi non lo è non mi piace. Bisogna evitarla utilizzando un monitoraggio costante attraverso tamponi a tappeto”, conclude Miozzo, per il quale “bisogna certamente comprendere che siamo in emergenza e che nelle scuole quando si uscirà dall`emergenza coronavirus si passerà a un’emergenza sociale che vedrà esplodere la rabbia e la contestazione. Fanno bene i ragazzi a protestare, se avessi 50 anni di meno scenderei in piazza anch`io. Stiamo mettendo una palla di piombo ai loro piedi”.
La voce degli studenti in protesta
“Non abbiamo bisogno di atteggiamenti paternalistici dei signori del ministero: la paura che abbiamo per il nostro futuro passa risolvendo i problemi” e “il ministro Bianchi non ha fatto nessun passo indietro”. Così in una intervista a La Repubblica Tommaso Biancuzzi, il coordinatore della Rete studenti medi.
Bianchi domani incontrerà le Consulte degli studenti, di recente rinnovate e che stanno eleggendo il loro portavoce nazionale, ma per Biancuzzi “è tardi e comunque vede i rappresentanti delle consulte studentesche, non le associazioni il cui Forum non viene convocato da ottobre scorso. Perché non ascolta anche noi?”.
Il coordinatore della Rete studenti medi ribadisce quindi le richieste del collettivo per cambiare la Maturità: “Vogliamo un elaborato scritto da presentare oralmente, preparato coi docenti, interdisciplinare e che vada oltre i programmi”. E anche sulla seconda prova “ci sono difficoltà”. Infine il capitolo alternanza scuola-lavoro che “deve essere rivisto radicalmente”.