Scuola, Dad e quarantena, le nuove regole per chi va in classe da oggi

Scuola, Dad e quarantena, le nuove regole per chi va in classe da oggi

Dovranno rientrare a scuola tutti gli studenti “vaccinati o guariti” delle scuole elementari che avevano in classe fino a 5 compagni positivi. C’è chi parla di discriminazione, ecco perchè

L’ex del Cts e braccio destro di Bianchi

Allentare le restrizioni “mi sembra comprensibile”, ma sulla scuola le nuove regole hanno portato ad una “complessità che è assolutamente ingovernabile e non gestibile. Nella gestione del Covid a scuola siamo ancora a ‘carissimo amico’”. Così in una intervista l’ex coordinatore del Cts e già consulente del ministro dell`Istruzione Patrizio Bianchi sulla gestione dell`epidemia nelle scuole, Agostino Miozzo.

“In tutti gli altri Paesi dell`Ue gli studenti si sottopongono anche a due tamponi a settimana. In Italia invece il tracciamento sembra una sfida insormontabile. Com’è possibile delegare alla famiglia l’onere in termini di tempo e denaro dei tamponi e dell’auto-sorveglianza? È un incubo”, spiega.

“La discriminazione in ambito scolastico tra chi è vaccinato e chi non lo è non mi piace. Bisogna evitarla utilizzando un monitoraggio costante attraverso tamponi a tappeto”, conclude Miozzo, per il quale “bisogna certamente comprendere che siamo in emergenza e che nelle scuole quando si uscirà dall`emergenza coronavirus si passerà a un’emergenza sociale che vedrà esplodere la rabbia e la contestazione. Fanno bene i ragazzi a protestare, se avessi 50 anni di meno scenderei in piazza anch`io. Stiamo mettendo una palla di piombo ai loro piedi”.

La voce degli studenti in protesta

“Non abbiamo bisogno di atteggiamenti paternalistici dei signori del ministero: la paura che abbiamo per il nostro futuro passa risolvendo i problemi” e “il ministro Bianchi non ha fatto nessun passo indietro”. Così in una intervista a La Repubblica Tommaso Biancuzzi, il coordinatore della Rete studenti medi.

Bianchi domani incontrerà le Consulte degli studenti, di recente rinnovate e che stanno eleggendo il loro portavoce nazionale, ma per Biancuzzi “è tardi e comunque vede i rappresentanti delle consulte studentesche, non le associazioni il cui Forum non viene convocato da ottobre scorso. Perché non ascolta anche noi?”.

Il coordinatore della Rete studenti medi ribadisce quindi le richieste del collettivo per cambiare la Maturità: “Vogliamo un elaborato scritto da presentare oralmente, preparato coi docenti, interdisciplinare e che vada oltre i programmi”. E anche sulla seconda prova “ci sono difficoltà”. Infine il capitolo alternanza scuola-lavoro che “deve essere rivisto radicalmente”.

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