Grazie al miglioramento dei dati sul contagio e al dl 44. Tutti i numeri del rientro in aula degli studenti delle regioni italiane. In controtendenza la sola Sardegna che ha sprecato la zona bianca
Suona la campanella da questa mattina per quasi sei milioni e seicentomila di alunni sugli otto milioni e mezzo delle scuole statali e paritarie.
Saranno in classe, in presenza, dunque, otto studenti italiani su dieci. Quasi un milione in più della settimana scorsa.
Tra quelli che tornano oggi in classe ben quattrocentomila studenti si trovano in Lombardia.
L’unica regione in controtendenza è invece la la Sardegna, dove sessantatremila alunni di seconda e terza media e delle scuole superiori lasceranno le aule e si collegheranno da casa.
Ricordiamo che la Sardegna era addirittura in zona bianca, ma è precipitata in zona rossa vanificando i sacrifici fatti da molti cittadini responsabili.
Per quanto riguarda la Dad, in tutto saranno quasi due milioni quelli ancora a casa.
Tutti a scuola, invece, i bimbi della scuola dell’infanzia e primaria.
Saranno per l’ottantasette per cento in classe gli alunni della scuola media, mentre solo il trentotto dei ragazzi delle superiori potrà frequentare, con la consueta alternanza del cinquanta per cento.
Complessivamente si ritorna ai dati del febbraio scorso, quando in presenza si erano sfiorati i sette milioni di studenti in classe.
Il ritorno a scuola non è solo la conseguenza del decreto legge 44 che ha consentito il rientro anche nelle zone rosse ai bambini della scuola dell’infanzia, agli alunni delle elementari e di quelli del primo anno di secondaria di I grado, ma soprattutto del miglioramento dei dati del contagio che ha consentito a quasi tutte le regioni di rientrare o confermarsi in zona arancione.