Scuola digitale, la Regione siciliana forma una task force di esperti - QdS

Scuola digitale, la Regione siciliana forma una task force di esperti

Michele Giuliano

Scuola digitale, la Regione siciliana forma una task force di esperti

martedì 24 Novembre 2020

Investiti cinque milioni di euro per ottimizzare l’infrastrutturazione e adottare soluzioni informatiche adeguate. Nessun componente del gruppo di lavoro riceverà un compenso economico per l’incarico assegnato

PALERMO – L’emergenza sanitaria, il conseguente lockdown della scorsa primavera, la chiusura delle scuole, la necessità di organizzare la didattica a distanza di fretta e furia per permettere a tutte le classi di età dei diversi alunni di continuare il proprio percorso scolastico nelle stanze della propria casa, hanno dimostrato come sia necessario evolversi e prepararsi ad un nuovo modo di insegnare ed imparare.

Per muoversi in questa direzione, è stato previsto l’investimento di cinque milioni di euro, per finanziare un intervento a titolarità regionale, finalizzato all’ottimizzazione dell’infrastrutturazione digitale di sistema e all’adozione di soluzioni e tecnologie informatiche adeguate, a sostegno della scuola digitale, che consentano di garantire processi di formazione degli alunni e dei docenti e di gestire le relazioni con le famiglie, in modo da prevenire il contagio durante possibili pandemie.

È stato già anche chiesto a ciascun ateneo siciliano l’individuazione di esperti in ambito pedagogico e Ict, necessari alla costituzione di un gruppo di lavoro per l’implementazione tecnologica e metodologica della “Scuola Digitale” con il compito di elaborare generali linee di indirizzo, utili alla predisposizione del piano dei fabbisogni che si rende necessario per l’espletamento delle successive procedure di affidamento dei servizi e di realizzazione di un progetto sperimentale su scala regionale.

È stata quindi composta la task force di esperti. Ne faranno parte: Aldo Attilio Epasto, associato di didattica e pedagogia speciale presso il Dipartimento di Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e degli Studi Culturali dell’Università di Messina; Daniela Giordano, ordinario di Sistemi di elaborazione delle informazioni dell’Università di Catania; Alessandra La Marca, ordinario di Pedagogia dell’Università di Palermo; Marco Sinisclachi, ordinario di Sistemi di elaborazione delle informazioni dell’Università Kore di Enna.

Ancora, ci saranno Patrizia Agata Fasulo, in rappresentanza dell’Uffico scolastico regionale Sicilia, Ludovico Albert, in qualità di esperto in materia di istruzione e formazione professionale e già assessore regionale alla Formazione in passato, e l’ingegnere Giuseppe Celeste come esperto in tecnologie e didattiche digitali. Le funzioni di segreteria e assistenza tecnica saranno assicurate dalla segreteria tecnica dell’assessorato regionale dell’Istruzione e della formazione professionale, nella persona dell’architetto Carmen Lo Cascio. Per questo incarico nessuno dei componenti riceverà un compenso.

Un gruppo di lavoro che deve confrontarsi e proporre idee e progetti, perché la didattica a distanza non sia più una misura di carattere emergenziale ma possa diventare un momento di crescita e sviluppo da integrare e affiancare alla scuola tradizionale. La sospensione delle attività didattiche è stata una delle prime azioni messe in campo per il contenimento del virus a marzo scorso, attraverso la restrizione alla mobilità; l’apertura seppur virtuale delle classi ha permesso di mantenere una prossimità, una presenza diffusa e continuativa di una delle principali istituzioni statali.

La DaD non può certamente sostituire la didattica reale che si svolge in aula, perché manca l’affiancamento all’alunno, la possibilità di interazione, al momento e secondo le necessità. Tuttavia, può diventare lo strumento che consenta alla scuola di mettere in atto il diritto all’istruzione degli alunni, continuando il proprio intervento educativo e cognitivo.

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