“Non vorrei che passasse un messaggio sbagliato, cioè che si è trattato di un atto di clemenza o grazia nei miei confronti, perché se è stato riconosciuto ai più alti livelli che sono esente da colpe la mia unica richiesta è che ufficialmente sia dichiarata la mia estraneità e che la sanzione inflittami è ingiusta”.
Grande è la dignità con cui la professoressa di Italiano e Storia dell’istituto tecnico Vittorio Emanuele III di Palermo Rosa Maria Dell’Aria, all’indomani dello strombazzato (dal governo) incontro avvenuto ieri in prefettura a Palermo con i ministri Matteo Salvini e Marco Bussetti, ribadisce di non chiedere giustizia, non la grazia per un errore commesso.
Come si ricorderà, la docente era stata sospesa dall’ufficio scolastico provinciale per due settimane in seguito alle polemiche relative a un lavoro realizzato dai suoi alunni che avevano tracciato un parallelo tra le leggi razziali del ’38 e il decreto sicurezza voluto da Salvini.
“Desidero sottolineare – ha aggiunto la professoressa Dell’Aria, che rientrerà a scuola lunedì – come l’incontro si sia svolto in un clima assolutamente sereno, alla presenza anche del prefetto di Palermo, oltre che dei ministri e dei loro staff, e dati alla mano è stato detto e convenuto che la sanzione non aveva ragione di essere comminata e visto che il ministro non può intervenire direttamente si sarebbe trovata una soluzione che annullasse completamente tutti gli effetti della sanzione, cioè quelli relativi alla mia dignità professionale e quelli economici”.
Intanto, proprio a due giorni dalle elezioni e con l’enfasi che si deve a una tale rivelazione, la ministro della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno ha dato l’ok alle procedure per il reclutamento di quasi 17 mila nuove maestre.
Bongiorno ha infatti firmato il decreto con cui il “ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è autorizzato ad avviare, per il biennio scolastico 2020/2022, procedure concorsuali per il reclutamento del personale docente della scuola dell’infanzia e primaria”. Il provvedimento è stato “inviato per il concerto al ministro dell’Economia e delle finanze”.
“Via libera – ha trionfalmente annunciato una nota del Ministero retto dalla rappresentante leghista – a concorsi per 16.959 posti di personale docente della scuola dell’infanzia e primaria, di cui 10.624 per l’anno scolastico 2020/2021 e 6.335 per l’anno scolastico 2021/2022”.

