La senatrice del Movimento
Cinque Stelle Tiziana Drago è intervenuta, a seguito della decisione del
governo di rinviare la prova concorsuale per le immissioni in ruolo
nell’organico della scuola, per evidenziare diversi aspetti che attendono una
risoluzione. In primo luogo la senatrice ha sottolineato il tema dei docenti
“esiliati” e dei nuclei famigliari spezzati.
“Avendo posticipato la prova concorsuale per le immissioni in ruolo
adesso occorre mettere ordine nello scacchiere della scuola italiana – ha
spiegato Drago -. Quindi chiedo un impegno volto alla stabilizzazione dei
docenti nelle graduatorie ad esaurimento su base regionale che attendono da
anni e che meritano certezze per il loro futuro. Altresì occorre una
rivisitazione del contratto collettivo nazionale integrativo in modo tale da
dare spazio agli incarichi annuali ed è imprescindibile riaprire i termini
delle mobilità o, quantomeno, attuare una mobilità in deroga”.
“Siamo ancora in tempo – prosegue la senatrice – per
discutere i diversi emendamenti in commissione e c’è la possibilità di dare
risposte a migliaia di famiglie italiane togliendo, inoltre, il vincolo
quinquennale per la seconda tranche di docenti vincitori del concorso 2018 e
dando la possibilità anche agli immessi in ruolo per l’anno scolastico
2019/2020 di partecipare alla mobilità non dimenticando i vincitori del
concorso 2016. Faccio appello dunque – in questo particolare frangente – alla
sensibilità degli esponenti di Italia Viva e Pd, partiti che hanno contribuito
a generare le storture del sistema scuola con migliaia di docenti esiliati. La
politica ha la possibilità di rimediare e di correggere gli errori e di dare
certezze ai lavoratori della scuola”.