Scoppia il caso, la politica chiede che i docenti restino in servizio nell'isola durante l’emergenza. Un gran caos che si aggiunge ad un forte ritardo nelle assegnazioni provvisorie
PALERMO – L’emergenza sanitaria non è ancora finita, la scuola sta cercando di riprendere le proprie attività in mezzo a mille difficoltà, e tra le tante necessità da far convivere non è stata tenuta in considerazione quella dei tanti, troppi docenti siciliani costretti a spostarsi per poter ottenere l’immissione in ruolo.
Si tratta di una vera migrazione ogni anno, che in altri momenti ha implicato grandi sacrifici per tante famiglie, ma che in questo 2020 implica un fattivo rischio per la salute di migliaia di insegnanti. “I docenti siciliani assunti, per l’immissione in ruolo, nelle regioni del Nord – afferma Giorgio Assenza, deputato all’Ars di Diventerà bellissima – chiedono, come loro diritto, di esser tutelati, in tempi insicuri come questi pesantemente inficiati dal Coronavirus, da lunghi e rischiosi spostamenti con mezzi pubblici: è una migrazione inutile, arbitrariamente decisa, imprudente e imputabile, nelle sue non impossibili conseguenze a quanti hanno previsto un iter cosi pericoloso. Sarebbe invece stato pertinente, nonché razionale, applicare il principio della immissione in servizio da remoto”.
Per questo, Assenza, che ricopre anche la carica di presidente dei Questori, ha depositato all’Ars un’interpellanza, firmata da tutti i deputati di Diventerà bellissima (Aricò, Galluzzo, Savarino e Zitelli), in cui rimarca, fra l’altro, che non è stata presa in considerazione l’iscrizione di questi insegnanti nella graduatoria di assegnazione provvisoria nella propria provincia, come invece previsto dal Contratto collettivo nazionale, né la reale disponibilità di cattedre in Sicilia: “Con cosa le copriamo? Con professori del Nord? O, magari, anche questa volta – dice provocatoriamente il deputato ragusano – è impazzito l’algoritmo come due anni fa quando mescolò docenti e cattedre così che da Lampedusa si andasse a Pontechiasso e da Aosta a Pantelleria?”.
Un gran caos, che si aggiunge ad un forte ritardo nelle assegnazioni provvisorie, che avrebbero dovuto essere disposte entro il 31 agosto. Una situazione che non si spiega se non con la lentezza burocratica, considerato che sull’isola numerose cattedre si sono rese disponibili per le operazioni di mobilità provvisoria ben prima di questa data. Ciò ha causato un errore nella gestione dei posti, per cui le posizioni libere non sono state destinate alle assegnazioni provvisorie ma alle supplenze annuali e allo scorrimento delle graduatorie a esaurimento.
“Una procedura impropria e assolutamente da condannare in quanto lesiva dei diritti dei docenti in generale – conclude Assenza – e da raccapriccio in questo 2020 governato dalla pandemia”. Nell’interpellanza i deputati regionali chiedono che il governo si rivolga al ministero nazionale all’istruzione perché rispetti i diritti degli insegnanti e, anche in base alle procedure per gli obblighi di contenimento del virus, lavori per fermare la potenziale fonte di pericolo per la categoria e per i cittadini tutti, ossia, esodo e controesodo dei docenti. Viaggiare con mezzi pubblici, muoversi da una regione all’altra, frequentando tanti ambienti diversi, è un comportamento pericoloso al momento per la salute pubblica, senza pensare ad un probabile blocco delle attività, che costringerebbe molte persone a rimanere lontane dalla propria famiglia.
La soluzione, autorizzare le amministrazioni scolastiche ad attuare l’assunzione e la presa di servizio in modalità virtuale, in attesa che finalmente si esplicitino le procedure di assegnazione provvisoria.