Scuola, il regno della disuguaglianza - QdS

Scuola, il regno della disuguaglianza

Scuola, il regno della disuguaglianza

mercoledì 23 Settembre 2020

Mai come in questi giorni l'art. 3 della Costituzione è stato così disatteso

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge” recita l’articolo 3 della Costituzione italiana e continua, nel secondo comma, esplicitando che la Repubblica ha il compito di rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono la piena realizzazione dell’uguaglianza. Ognuno di noi può raccontare un’esperienza nella propria vita da italiano che rappresenta l’esatto contrario, ovvero la negazione del principio di uguaglianza, ma mai come in questi giorni vediamo l’effettiva partecipazione degli alunni alla vita scolastica del tutto differente da istituto a istituto. Eppure la scuola è il luogo, anzi direi il tempio – proprio per sottolinearne la sacralità della funzione – dove si formano i nostri futuri cittadini!

Data di inizio delle lezioni: c’è chi è a scuola dal 14 settembre, c’è chi, invece, dovrà aspettare il primo di ottobre per entrare in classe e i suoi genitori sono in difficoltà perché devono andare a lavorare e non sanno dove lasciare i figli.

Banchi, computer e Lim: c’è l’alunno fortunato che ha il suo banco monoposto nuovissimo, c’è chi invece è seduto ad un vecchio banco biposto con il suo compagno accanto senza il distanziamento di un metro e, quindi, è costretto a indossare la mascherina per tutto il tempo. Ci sono scuole con tutte le classi dotate di computer e lavagne luminose, mentre altre scuole non hanno l’ombra di un pc sulla cattedra.

Alunni disabili: è da anni che si parla di “inclusione”, ovvero una serie di misure per rimuovere gli ostacoli che incontra chi non ha le stesse condizioni fisiche e/o mentali di un suo coetaneo “normale”. Ebbene, proprio in quest’anno scolastico di piena emergenza non solo mancano più insegnanti di sostegno del solito, ma lì dove ci sono solo in pochi casi sono trattati in modo speciale, forniti di visiera, mascherine, camici, per garantire l’affiancamento dei loro alunni. Nella gran parte dei casi entrano in classe con dispositivi di protezione che si sono procurati a proprie spese e addirittura in alcune scuole non hanno nemmeno il posto assegnato, nemmeno una sedia!
Ecco l’Italia, il Paese della disuguaglianza.

Twitter: @LRussoQdS

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