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Scuola, in Sicilia tutti in classe, ma con la mascherina

Scuola, in Sicilia tutti in classe, ma con la mascherina
Students are waiting to enter the school in Codogno, Italy, 14 September 2020. Codogno, the municipality in the province of Lodi, was the first in Italy to be declared a “red zone” due to the Coronavirus Covid19 pandemic ANSA / MATTEO BAZZI

In una circolare dell’Assessorato all’Istruzione della Regione siciliana si conferma che da settembre nell’Isola le lezioni si svolgeranno in presenza, con distanziamento e vaccini al personale

Scuola in presenza per tutti gli ordini, distanziamento e mascherine in classe, ma anche completamento dell’immunizzazione del personale scolastico e massima estensione dei vaccini tra gli studenti: queste le indicazioni del governo Musumeci per la riapertura delle scuole, divulgate ieri da una circolare dell’assessorato regionale all’Istruzione, al termine della riunione della task-force regionale, finalizzata a formulare le preliminari indicazioni operative alle istituzioni scolastiche e formative della Regione Siciliana.

“Gli studenti – ha affermato in una nota l’assessore all’Istruzione, Roberto Lagalla – potranno finalmente tornare in classe svolgendo attività in presenza, ma rimane fondamentale il mantenimento delle obbligatorie misure di sicurezza sanitaria negli ambienti scolastici anche per i prossimi mesi prevedendo l’uso di mascherine in classe, laddove non fosse possibile garantire le previste misure di distanziamento interpersonale”.

“È altrettanto chiaro – ha aggiunto l’Assessore – che il contrasto alla pandemia passa solo attraverso il processo di immunizzazione e, ad oggi, si registra che l’81,4% del personale docente e non docente ha già ricevuto almeno una dose del vaccino anti Covid-19, così come oltre il 40% degli studenti tra i 12 e i 19 anni di età”.

“Pertanto – ha concluso Lagalla – , dati i soddisfacenti risultati raggiunti anche rispetto alle altre regioni del Paese, il governo Musumeci intende proseguire con la campagna vaccinale in atto e procedere continuando a garantire, nei vari siti vaccinali, un accesso riservato a personale scolastico e studenti, non trascurando il monitoraggio sanitario”.