Mobility manager a scuola ancora un sogno - QdS

Mobility manager a scuola ancora un sogno

Mobility manager a scuola ancora un sogno

mercoledì 13 Ottobre 2021

Protocollo di intesa siglato una settimana fa dalla Fiab e dal Ministero dell’Istruzione

Salute, sicurezza e mobilità sostenibile sono al centro del protocollo di intesa siglato una settimana fa dalla Fiab, Federazione italiana ambiente e bicicletta, e dal Ministero dell’Istruzione. Tanti gli obiettivi: non solo promuovere la mobilità sostenibile, in bicicletta e a piedi, delle studentesse, degli studenti e del personale scolastico attraverso progetti e iniziative congiunti, ma anche prevenire e contrastare comportamenti scorretti in materia di sicurezza stradale e incentivare corretti stili di vita.

Da professoressa ciclista, che si reca appunto a scuola in bici, non posso che gioire, ma che non rimanga solo un elenco di buone intenzioni. Come la figura del mobility manager scolastico, introdotta dall’art. 5, co. 6, della legge 221/2015 volta a promuovere la Green economy. Tale legge prevedeva che, entro l’inizio di aprile 2016, fossero emanate dal Ministro dell’Istruzione, sentiti i Ministri delle infrastrutture e dell’Ambiente, specifiche linee guida per favorire l’istituzione del manager scolastico. Ma, ad oggi, come denuncia la Fiab nel suo sito, di tale documento non vi è traccia.

E dire che proprio in emergenza Covid, in cui sono emersi i problemi di organizzazione dei trasporti, sarebbe stato di grande aiuto avere chi a scuola organizzi e coordini gli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli studenti; mantenga i collegamenti con le strutture comunali e le aziende di trasporto; si coordini con gli altri istituti scolastici presenti nel medesimo comune; verifichi soluzioni, con il supporto delle aziende che gestiscono i servizi di trasporto locale, su gomma e su ferro, per il miglioramento dei servizi e l’integrazione degli stessi. E non ho finito. Era previsto pure che il mobility manager scolastico si occupasse di favorire l’uso della bicicletta e di servizi di noleggio di veicoli elettrici o a basso impatto ambientale e ancora di segnalare all’Ufficio scolastico regionale eventuali problemi legati al trasporto dei disabili.
Un sogno, che speriamo si avveri.

Twitter: @LRussoQdS

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