La Rivoluzione annunciata - QdS

La Rivoluzione annunciata

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mercoledì 27 Ottobre 2021

Attraverso il Pnrr, previsti 17 miliardi di investimenti per la Scuola italiana, di cui già 5 per bandi entro novembre

Nelle scorse settimane si è diffusa la notizia dell’arrivo, attraverso il Piano di ripresa Pnrr, di 17 miliardi di investimenti per la Scuola italiana, di cui già 5 per bandi entro novembre, per realizzare nel complesso ben sei riforme entro il 2022.

Dei cinque miliardi in arrivo subito, tre saranno impiegati per affrontare l’emergenza asili nido e scuole infanzia, 400 milioni per le mense, 300 per le palestre, 800 per le scuole nuove e 500 per la ristrutturazione degli istituti. Dal nostro occhio attento, direttamente da dentro le scuole, vedremo se effettivamente le intenzioni saranno messe in pratica, anche alla luce degli obiettivi che il ministro Bianchi ha messo “nero su bianco” nell’Atto di Indirizzo politico-istituzionale varato proprio alla riapertura delle scuole a settembre.

Quali sono le priorità del Governo in carica per la Scuola? Sono otto e sono ben schematizzate a pagina tre dell’Atto di indirizzo e poi analizzate ad una ad una. Si parte dalla numero uno: “Garantire il diritto allo studio per tutte le studentesse e per tutti gli studenti” con l’indicazione delle rispettive Linee di azione, ovvero “Contrasto alla dispersione scolastica, riduzione della povertà educativa e dei divari territoriali, inclusione scolastica, riorganizzazione del sistema scolastico”.

E si continua con le altre sette priorità da realizzare tutte in un triennio, cioè entro il 2024:

2) “Potenziare l’offerta formativa nelle scuole di ogni ordine e grado” ;

3) Promuovere processi di innovazione didattica e digitale;

4) Promuovere politiche efficaci per la valorizzazione del personale scolastico;

5) Investire sull’edilizia scolastica e ripensare gli ambienti di apprendimento in chiave innovativa;

6) Autonomia scolastica e valorizzazione del sistema nazionale di valutazione;

7) Investire sul sistema integrato 0-6;

8) Rafforzare la capacità amministrativa e gestionale del Ministero.

Insomma, una vera e propria “Rivoluzione”, sperando che non rimanga solo sulla carta.

Twitter: @LRussoQdS

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