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Scuola Sicilia, è caos, sindaci divisi, aule chiuse a Catania e Palermo

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Scuola Sicilia, è caos, sindaci divisi, aule chiuse a Catania e Palermo

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mercoledì 12 Gennaio 2022

Dovranno attivare tutti i protocolli di sanificazione delle scuole e dei pullman, e i sindaci, capitanati dal presidente Anci Sicilia Leoluca Orlando, sono riuniti in video conferenza

Tutti a scuola domani in Sicilia. O forse no. Una delegazione di sindaci confermano che la decisione regionale è l’apertura è prevista per la giornata di domani, 13 gennaio, ma c’è un ma.

Dovranno attivare tutti i protocolli di sanificazione delle scuole e dei pullman, e i sindaci, capitanati dal presidente Anci Sicilia Leoluca Orlando, sono riuniti in video conferenza per firmare e sottoscrivere un’unica ordinanza regionale per decretare, nella data di lunedì 17 gennaio, la ripresa delle attività didattiche.

In ordine sparso

Le scuole in Sicilia apriranno in ordine sparso. I sindaci dei comuni dell’Isola stanno emanando ordinanze che, al contrario di quanto deciso dalla Regione siciliana questa mattina, allungheranno ancora le vacanze degli studenti rinviando l’apertura degli istituti per timore di diffondersi di contagi e a tutela della salute. E’ l’esito della riunione dei sindaci che si è tenuta nel pomeriggio ed alla quale hanno partecipato oltre 200 primi cittadini. Per Palermo, a quanto si apprende, è in arrivo un’ordinanza del sindaco Leoluca Orlando che chiude le scuole fino a domenica. Ma altri colleghi non sono d’accordo. E’ il caso del sindaco di Salemi, Domenico Venuti, che domani aprirà gli istituti della propria città “così come faranno tanti altri colleghi della provincia”, spiega alla Agenzia Italpress, “non ci sono le condizioni di legge per questa chiusura già bocciata dal Tar in Campania”.

A Catania

“Il numero elevatissimo di contagi, l’insufficienza di garanzie sulla sicurezza per studenti e docenti, hanno indotto i sindaci, al termine della riunione di ANCI Sicilia, a emanare specifiche ordinanze per mantenere CHIUSE le scuole di ogni ordine e grado. Una decisione che muove esclusivamente dalla necessità fondamentale di tutelare la salute dei ragazzi e degli operatori della scuola.L’ordinanza sarà pronta a breve e verrà pubblicata sul sito del Comune di Catania”, dice il sindaco Pogliese

La nota dell’Anci

L’Anci Sicilia interviene con una nota “in riferimento alle dichiarazioni dell’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla”, evidenziando di “avere denunciato in una nota ufficiale, inviata stamattina, ai rappresentanti del Governo, la mancanza di dati certi e di avere apertamente chiesto il rinvio dell’apertura delle scuole”.

“Con la nota – sottolinea l’Anci Sicilia – abbiamo chiesto di conoscere i dati certi relativi al numero dei contagiati comune per comune, all’incidenza degli stessi su 100.000 abitanti, al tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e in aree mediche insieme al numero delle persone vaccinate”. L’Anci Sicilia, prosegue la nota, “chiama tutti alle proprie responsabilità e si riserva di comunicare le ulteriori decisioni che scaturiranno dall’assemblea di tutti i sindaci ancora in corso in videoconferenza. Attribuire all’Anci Sicilia posizioni diverse da quelle di una forte preoccupazione per la crescente gravità è privo di ogni fondamento”.

La task force

La decisione è stata presa nel corso della riunione della task force regionale guidata da Adelfio Elio Cardinale e aggiorna la scelta fatta sabato scorso di prolungare ancora di tre giorni le vacanze di Natale per gli studenti siciliani. Domani mattina le campanelle di tutte le scuole dell’Isola, dunque, ricominceranno a suonare chiamando gli alunni in aula. Almeno quelli non positivi. Spetterà ai sindaci, in caso di peggioramento della situazione epidemiologica e sentito il parere dell’Asp, intervenire con apposite ordinanze. “Non si può andare contro le disposizioni nazionali”, ha detto all’Italpress Cardinale, “e il caso della Campania lo dimostra. Poi, ovviamente, se ci sono casi particolari o aree arancioni o rosse potranno essere i sindaci a decidere altrimenti Personalmente, poi, non credo che ci sono più occasioni di contagio nelle scuole che in altri posti”.

Le parole di Musumeci

«Dopo un breve rinvio, ampiamente motivato da ragioni di opportunità organizzativa e sanitaria, da domani gli studenti siciliani rientreranno in classe. Nessuno nasconde le difficoltà operative alle quali, così come nel resto d’Italia, si potrà andare incontro anche in Sicilia, in relazione all’andamento della pandemia e alla estrema diffusività del virus che, per fortuna, si manifesta prevalentemente in forme cliniche blande o del tutto asintomatiche» dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

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