Nella categoria del personale scolastico (dirigenti, docenti e Ata), a sorpresa l’Isola meglio di regioni considerate virtuose: al 7 marzo risultano somministrate 31.724 dosi contro le 2.651 della Lombardia
PALERMO – In Italia al 7 marzo 2021 sono risultate vaccinate 1.631.765 persone, cui sono state somministrate la prima e la seconda dose del vaccino, mentre il totale delle persone che ha ricevuto almeno una somministrazione è di 5.319.432. A che punto siamo rispetto all’intenzione manifestata dal governo Draghi a fine febbraio di immunizzare metà della popolazione entro l’estate?
Cerchiamo di trovare una risposta consultando l’Anagrafe nazionale vaccini, del ministero della Salute, alimentata in tempo reale da Regioni e Province autonome e consultabile online alla pagina https://www.governo.it/it/cscovid19/report-vaccini/.
Considerato che la popolazione italiana è di 60,3 milioni di persone, risulta vaccinato il 2,6 per cento degli italiani. Dal 27 dicembre – data della prima somministrazione all’infermiera dell’Ospedale Spallanzani di Roma – ad oggi, dunque, è stato vaccinato l’1,3% della popolazione al mese. Per raggiungere l’obiettivo Draghi, nei prossimi sette mesi si dovrebbe procedere al ritmo di 4,3 milioni di vaccinati, ovvero 7,1% al mese, 143 mila persone al giorno. Al momento, però, disponiamo di vaccini – Pfizer/BionTech, Moderna e AstraZeneca – che richiedono due somministrazioni. Pertanto per 143 mila persone, saranno necessarie il doppio di somministrazioni, cioè 286 mila al giorno.
Dal sito del Ministero della Salute si apprende che sono stati istituiti 1.610 punti di somministrazione fissi ospedalieri e territoriali, ai quali si aggiungono quelli temporanei. Pertanto per raggiungere 286 mila somministrazioni al giorno, da ora fino al 7 ottobre, basterebbe che ogni presidio provvedesse a somministrare 178 dosi al giorno. Al momento siamo ancora lontani, perché il numero record, raggiunto il 3 marzo, è di 160 mila somministrazioni al giorno.
Cosa succede in Sicilia? Prendiamo la categoria del personale scolastico (personale Ata, docenti e dirigenti), alla quale al 5 marzo risultano somministrate 23.279 dosi, mentre in Lombardia 1.242. Due giorni dopo, alla data del 7 marzo in Sicilia risultano avvenute 31.724 somministrazioni agli operatori scolastici, quindi 8.445 in due giorni, mentre in Lombardia solo 1.409 (per arrivare a 2.651 il 7 marzo).
Bisogna anche dire che la possibilità di prenotare i vaccini agli operatori scolastici siciliani è stata data a partire da giovedì 25 febbraio e c’è stata una buona adesione, mentre ad oggi ai docenti di Milano e provincia non è stata ancora data la possibilità di prenotarsi. Le somministrazioni sono iniziate già dal giorno dopo le prenotazioni per il personale delle scuole siciliane che, secondo i dati dell’Ufficio scolastico regionale, ammonta a 122.827 unità in riferimento all’anno scolastico 2020/21, inclusi i precari.
Da venerdì 26 febbraio al 5 marzo sono state somministrate 23.279 dosi, quindi è stato interessato il 18,9 per cento degli appartenenti alla categoria, una buona percentuale. Infatti gli stessi docenti siciliani testimoniano che i Centri vaccinali stanno gestendo in maniera efficiente le operazioni, nonostante il consistente afflusso giornaliero.
Anche rispetto al rapporto tra dosi somministrate e dosi consegnate alle Regioni dal Ministero, la Sicilia con il 79,8 per cento sta facendo meglio della Lombardia, al 75,5 per cento, e della Liguria che è al 69,6 per cento. L’importante è che al più presto e con la stessa efficienza si provveda alle somministrazioni ai disabili gravi e ai malati con patologie croniche, per riuscire a raggiungere, se non a superare, l’obiettivo Draghi.