Scuole non paritarie in Sicilia, la Regione le passa ai raggi X - QdS

Scuole non paritarie in Sicilia, la Regione le passa ai raggi X

Michele Giuliano

Scuole non paritarie in Sicilia, la Regione le passa ai raggi X

mercoledì 19 Febbraio 2020

Istanze entro il 31/3, a luglio il dip.to Istruzione autorizza chi ha i requisiti. Di natura privata, non possono rilasciare titoli di studio con valore legale

PALERMO – Poco più di un mese per poter mantenere la propria iscrizione nell’elenco regionale delle scuole non paritarie della Regione Siciliana per l’anno scolastico 2020/2021. Entro il 31 marzo prossimo sarà possibile richiedere il mantenimento in elenco, una nuova inclusione, l’istituzione di sezioni di scuola dell’infanzia o corsi di studio aventi sede in locali differenti, anche se nello stesso comune, da quelli dove è già in funzione una scuola e ciò se facenti capo allo stesso ente gestore.

La domanda dovrà essere accompagnata dalla documentazione relativa al legale rappresentante, la perizia giurata relativa ai locali utilizzati, che sigla l’idoneità della struttura interna, degli arredi e delle attrezzature, la conformità degli impianti, l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il legale rappresentante dovrà dichiarare che l’iscrizione alla scuola è aperta a tutti e che il personale docente è in possesso dei titoli necessari, così come è idoneo il personale tecnico ed amministrativo.

Va presentato anche il progetto educativo della scuola (Pei) adottato in armonia con i principi fondamentali della Costituzione, le linee essenziali dell’offerta formativa (Ptof) , elaborate in conformità con gli ordinamenti vigenti, in cui deve essere indicato in modo chiaro l’orario di funzionamento della scuola, il quadro settimanale delle lezioni e l’orario destinato alle singole discipline; in alternativa dovranno essere allegati appositi quadri, debitamente firmati dal legale rappresentate o dal coordinatore didattico.

Ancora, andrà presentato l’orario settimanale, il nominativo del “coordinatore delle attività educative e didattiche”, con indicazione del titolo di studio e delle esperienze professionali nel campo didattico ed educativo e l’elenco del personale docente, con l’indicazione della cittadinanza, del titolo di studio e dell’insegnamento per cui è impiegato.

Per il personale che presta la propria opera a titolo volontario, va pure indicato l’ammontare complessivo delle ore prestate. La scuola si impegna a presentare entro il prossimo 30 settembre il modello di regolare funzionamento per l’anno scolastico 2020/2021, secondo la circolare che sarà emanata entro il 30 giugno a venire.

Una volta accertato il possesso di tutti i requisiti previsti dalla normativa, il Dipartimento regionale dell’istruzione e della formazione professionale emetterà il provvedimento di iscrizione nell’elenco regionale delle scuole non paritarie della Regione Siciliana, entro il 31 luglio 2020. La mancata notifica del decreto entro la stessa data indicherà il rigetto dell’istanza. L’iscrizione ha validità triennale.

La legge 62 del 2000 ha stabilito (al comma 7 dell’articolo 1) che, dopo tre anni dalla sua entrata in vigore, le varie tipologie di scuole non statali previste dall’ordinamento allora vigente (autorizzate, legalmente riconosciute, parificate, pareggiate…) sarebbero state ricondotte a due: scuole paritarie e scuole non paritarie.

Le scuole non paritarie sono sempre di natura privata, e sono iscritte in elenchi regionali aggiornati ogni anno, reperibili sul sito internet dell’Ufficio scolastico regionale competente per territorio.

La regolare frequenza della scuola non paritaria da parte degli alunni costituisce assolvimento dell’obbligo di istruzione, ma esse non possono rilasciare titoli di studio aventi valore legale né attestati intermedi o finali con valore di certificazione legale.

Pertanto gli studenti devono sostenere un esame di idoneità al termine di ogni percorso scolastico oppure se vogliono trasferirsi in una scuola statale o paritaria.

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