Un mese e mezzo in più rispetto al solito per preparare i documenti. È quello che il ministero dell’Istruzione, d’intesa con il ministero dell’Economia, hanno concesso a tutte le scuole in materia di programma annuale. Si tratta del piano con cui le singole scuole decidono di in anno come spendere le proprie risorse finanziarie. La misura varrà anche in Sicilia dove nei giorni scorsi è stata diramata una circolare a firma del dirigente regionale del servizio Funzionamento scuole statali Vincenzo Cusumano.
L’incidenza del Pnrr
Il ministero dell’Istruzione, guidato da Giuseppe Valditara, ha inviato la nota lo scorso 18 novembre. Nel documento si rimarca la necessità di rispettare le tempistiche per la predisposizione e l’approvazione del programma annuale – normativa che in Sicilia è stata è stata adottata con un decreto dell’assessore all’Istruzione a fine 2018 – ma al contempo si fa riferimento al momento particolare. L’anno che verrà, infatti, è quello in cui dovranno essere chiusi, a meno di proroghe ancora in discussione, tutti gli interventi finanziati con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Varato con l’obiettivo di favorire la ripresa dell’economia all’interno dell’Unione Europea dopo il lungo stallo causato dalla pandemia di Covid-19, il Pnrr ha dato la possibilità di disporre di risorse straordinarie ma ha imposto anche precisi vincoli temporali per spendere e rendicontare le somme.
“Tenuto conto delle numerose segnalazioni pervenutegli sulla gestione delle risorse finanziate con il Pnrr e del conseguente impatto sul carico di lavoro delle segreterie amministrative, in via del tutto eccezionale e d’intesa con il ministero dell’Economia e delle Finanze, (il ministero dell’Istruzione, ndr) ha comunicato la possibilità di usufruire di una proroga di tutti i termini di 45 giorni”, si legge nella circolare.
Le nuove date
A slittare saranno così tutti i termini per completare i passaggi previsti dalla normativa. Le nuove indicazioni del ministero, infatti, indicano nel 15 gennaio la data entro cui gli istituti dovranno predisporre il programma annuale e la relazione illustrativa, nonché l’invio di entrambi i documenti ai revisori dei conti. Questi ultimi, chiamati a rilasciare un parere di regolarità, avranno un mese di tempo per esaminare le carte e pronunciarsi: “Entro il 15 febbraio i revisori dei conti rendono il suddetto parere”, si legge nella circolare, in cui si specifica che il pronunciamento può essere acquisito anche con modalità telematica. La data del 15 febbraio è anche la scadenza entro cui ogni Consiglio d’istituto dovrà riunirsi per deliberare l’approvazione del programma annuale. Un passaggio, viene specificato, che dovrà avvenire anche nel caso in cui il parere dei revisori dei conti non dovesse essere arrivato.
La proroga straordinaria determina di fatto uno scollinamento al 2026 di passaggi che altrimenti la legge prevede vengano eseguiti entro la fine dell’anno: ai commi 8 e 9 dell’articolo 5 del decreto assessoriale del 2018, si legge infatti che la preparazione del programma annuale e della relazione illustrativa deve avvenire entro il 30 novembre. Mentre il parere dei revisori dei conti e la delibera di approvazione da parte del Consiglio d’istituto ha come termine il 31 dicembre. A restare ferma è invece la previsione relativa al caso in cui i revisori dei conti dei diano un parere negativo. “L’istituzione scolastica tiene conto delle osservazioni formulate dai revisori dei conti e, in caso di mancato recepimento, fornisce adeguata motivazione, anche nel caso in cui predetto parere sia stato acquisito dopo la deliberazione del Consiglio d’istituto”, si legge nel decreto.

