L'autore del gesto si trova ora in un centro di giustizia minorile. Le motivazioni al vaglio degli inquirenti. Il provvedimento di scaturito, per gli inquirenti, "dai molteplici riscontri oggettivi"
Ha confessato l’omicidio dell’amica Chiara Gualzetti, trovata senza vita ieri vicino all’abbazia di Monteveglio (Bologna), il coetaneo italiano della vittima, interrogato dai Carabinieri.
Il provvedimento di fermo è scattato prima dell’alba e sono ancora “al vaglio degli inquirenti le motivazioni del gesto”.
Lo si apprende dalle fonti giudiziarie.
Alle 4.30 di questa mattina i Carabinieri del Nucleo operativo di Borgo Panigale e i militanti del Nucleo investigativo di Bologna hanno eseguito il decreto di fermo su disposizione della procura per i Minorenni.
Su disposizione del pm del tribunale minorile, il giovane è stato portato, come detto, in un centro di giustizia minorile.
Il provvedimento “è scaturito dai molteplici riscontri oggettivi emersi, nonché dalla confessione resa dall’indagato”, hanno rivelato gli inquirenti.