Seduta all'Ars sulla siccità, tanti gli assenti: i commenti

Siccità, aula dell’Ars semideserta durante l’ultima riunione: “Non è un bel segnale per i siciliani”

Siccità, aula dell’Ars semideserta durante l’ultima riunione: “Non è un bel segnale per i siciliani”

Chiara Borzì  |
sabato 10 Agosto 2024

Poca maggioranza, tanta opposizione presente all'ultima riunione all'Ars prima dello stop estivo.

PALERMO – Alla seduta straordinaria convocata il 7 agosto all’Ars per discutere del tema della siccità che sta assetando la Sicilia hanno partecipato solo due terzi dei deputati eletti.

A evidenziarlo con una nota è stata Cia Sicilia Orientale, tramite il facente funzione presidente Giosuè Catania, ma ad apertura dei lavori in Sala d’Ercole era stata già la deputata Josè Marano del Movimento Cinque Stelle ad ammettere: “Siamo quattro gatti”, rivolgendosi al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno.

Seduta all’Ars sulla siccità, tanti gli assenti

Assente al dibattito il neo assessore all’Agricoltura Barbagallo (nominato il 5 agosto); è stato presente invece l’assessore all’Energia Di Mauro che ha competenza sulle dighe. “Sì, presidente, però io vorrei evidenziare una cosa – ha dichiarato Marano intervenendo dopo Giovanni Burtone del Partito Democratico -. [..] Io dico, in quest’aula, oggi stiamo parlando di siccità, c’è l’assessore Di Mauro, vabbè, che è l’assessore la cui competenza chiaramente è chiara ma, dico, non è che il problema è solo dell’assessore Di Mauro. Siamo quattro gatti in Aula, il Presidente Schifani non c’è – a questo ci siamo già abituati – l’assessore per l’agricoltura, dico, la crisi idrica crea danno anche al comparto agricolo, magari parlarne tutti insieme. […]. A Catania si dice – ha continuato la parlamentare M5S – “io me la canto, io me la suono”. Noi oggi qua interveniamo, c’è l’assessore Di Mauro, la ringraziamo per essere qui, ma non è un dibattito che ha una dignità”.

Chi erano i presenti all’assemblea straordinaria Ars sulla siccità

I deputati siciliani presenti all’Ars per discutere del secondo punto all’ordine del giorno, appunto la “Discussione unificata di mozioni, interpellanze ed interrogazioni in ordine alla siccità e alla crisi idrica in Sicilia”, sono stati una quarantina su settanta (secondo la conta di Cia Sicilia Orientale). Dunque solo due terzi dell’assemblea per un tema centrale e per cui la regione è quasi quotidianamente tema di cronaca nazionale.

Sud chiama Nord” ha scelto di non partecipare volontariamente al dibattito, come dichiarato dal vice presidente del gruppo parlamentare Ismaele La Vardera. Il movimento “Sud Chiama Nord” comunica ufficialmente che non parteciperà alla discussione in Aula riguardante la mozione sulla siccità. La nostra decisione è motivata dall’assenza del Presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, che riteniamo indispensabile per affrontare adeguatamente questo tema cruciale. In Sicilia i sindaci sono in trincea, vittime di una gestione inadeguata da parte del Governo regionale. Il Governo Musumeci prima e quello Schifani adesso non hanno fatto nulla per contrastare la siccità e ha perso finanziamenti vitali per il settore”. Hanno chiesto congedo Gaetano Vacirca del M5S così come Ignazio Abbate della Dc, Calogero Leanza del Pd, Cateno De Luca, Giuseppe Lombardo e Matteo Sciotto di “Sud Chiama Nord”. Congedo anche per i leghisti Giuseppe Laccoto, Salvatore Geraci e per l’ex assessore all’Agricoltura ed ex vicepresidente della Regione Luca Sammartino.

In Arabia il primo dissalatore a impatto zero

Nel corso del dibattito in aula, iniziato poco dopo le 15 e terminato alle 18:55, Josè Marano ha fatto cenno anche all’avvio all’estero del primo dissalatore interamente sostenibile. “In Arabia hanno fatto il primo dissalatore a impatto zero. Spiegatemi perché qui non si può pensare di poter fare i dissalatori a impatto zero. In Arabia sì, in Sicilia no! E feci una norma, presentai una norma lo scorso anno e mi risero in faccia, perché non si poteva fare e continuano a dirlo anche oggi “ci vuole tempo, onorevole ci vuole tempo, non si può fare. Ma che cosa? Il dissalatore? Ma u sapi quantu tempu ci vuoli?” ha chiesto l’esponente pentastellata.

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Le reazioni dopo l’assemblea. Tanta opposizione e poca maggioranza

Dal M5S è arrivata la prima nota con le dichiarazioni di Antonio De Luca al termine dell’assemblea . “Solo due gli assessori in aula, assente tutto il resto della giunta, Schifani e il nuovo assessore all’Agricoltura Barbagallo compresi. Non è un bel debutto per il nuovo membro della giunta, e, soprattutto, non è un bel segnale che arriva ai siciliani”.

Poi la nota (dura) – di Cia Sicilia Orientale con il presidente Catania: “Diamo atto della sensibilità dimostrata dal presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno, per avere convocato lo scorso 7 agosto, in linea con quanto deliberato dalla conferenza dei presidenti dei gruppi parlamentari, una seduta dedicata interamente al tema della crisi idrica. Allo stesso tempo però, – ha dichiarato il funzionario facente funzioni presidente – prendiamo atto che solo due terzi dei parlamentari regionali ha partecipato ai lavori d‘Aula, circostanza su cui è perfino imbarazzante esprimere un giudizio di merito”.

In Sala d’Ercole hanno preso la parola 14 deputati dell’opposizione (Catanzaro, Cracolici, Cambiano, Gilistro, Burtone, Pace, Campo, Safina, Venezia, Marano, Spada, Schillaci, Sunseri, Giambone e De Luca) e tre componenti della maggioranza compreso l’assessore all’Energia (Di Mauro, Pace e La Rocca). A fine lavori viene messo a votazione l’ordine del giorno 224, che “contiene un errore a pagina 6” spiega il presidente Ars Gaetano Galvagno. Rimane la frase “a collaudare le dighe esistenti” ; mentre viene cancellata la frase “e a completare quelle in fase di realizzazione” riferita appunto alle dighe siciliane. Modifica, quest’ultima, che viene approvata da tutta l’assemblea.

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