Un dipendente dell’azienda Deloro, alle porte di Milano, ha vissuto giorni di agitazione a causa di un licenziamento ingiusto e totalmente inaspettato. Questa la storia di un operaio 48enne, Fabio Orlando, che aveva fatto notare un’irregolarità nei permessi ottenuti per assistere la maglia malata e con un’invalidità del 75%.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
L’autodenuncia era conseguenza di una lettera in cui l’operaio veniva informato di essere licenziato a causa di una “violazione degli obblighi di diligenza e fedeltà“, come riporta il Corriere della Sera. L’uomo è stato poi reintegrato in azienda dopo uno sciopero dei dipendenti della stessa azienda.
Il licenziamento e l’autodenuncia: la storia di Fabio Orlando
La storia risale a venerdì 25 luglio 2025, quando Fabio Orlando durante il suo turno di lavoro alla Deloro Microfusione, viene convocato dalla dirigenza. In quel momento, dopo 25 anni di impiego in azienda, gli viene recapitata una lettera di licenziamento e per lo shock è svenuto crollando a terra.
Nelle notti successive Fabio ha vissuto momenti di grande stress e preoccupazione con il rischio di ritrovarsi senza stipendio con una moglie invalida e due figli a carico. I colleghi dell’operaio 48enne si sono mobilitati per lui e hanno scioperato in 160 su 193 dipendenti. Poi l’uomo è stato reintegrato.
L’errore e i permessi
Il caso era nato poiché Fabio Orlando usufruiva della 104 con dei permessi retribuiti per assiste la moglie invalida. Ma l’uomo si è accorto di un errore di revisione del permesso e lo ha segnalato alla sua azienda e all’Inps. L’azienda, però, ha accusato l’operaio di aver usufruito di 30 mesi di permessi illegittimi fino alla revisione. L’uomo pensava che la situazione potesse concludersi diplomaticamente sanando l’errore, ma poi è arrivato il licenziamento inaspettato.

