I possibili benefici: diminuzione dell’evasione e attrazione di investimenti da altri Paesi. Per riclassificare e semplificare la massa enorme di disposizioni tributarie ad oggi vigenti
ROMA – Come è noto, i Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), approvato anche dal Parlamento e già consegnato all’Unione Europea per i provvedimenti di sua competenza ed il pagamento di quanto all’Italia spettante, rappresenta forse il primo vero impulso al nostro Legislatore per dar vita, finalmente, alla tanto auspicata riforma tributaria.
Il Piano, che serve a dimostrare all’Europa l’esistenza delle condizioni di efficacia ed efficienza che legittimano il contributo, infatti, fa della riforma fiscale un punto fondamentale perché si possa puntare veramente alla ripresa del nostro Paese.
È possibile, quindi, che ora, contrariamente al passato, la voglia di “rifare il fisco italiano” sia più concreto di prima.
È chiaro che non si tratta di un’impresa facile.
Occorre prende…